Volta a Catalunya 2017, Impey supera Valverde – crolla Froome

Giornata folle alla Volta a Catalunya 2017. Per quanto potesse essere una tappa insidiosa, probabilmente nessuno si aspettava una bagarre così serrata sin dalla prima salita, tanto da stravolgere completamente la classifica generale. Se il leader Alejandro Valverde non ha avuto problemi, perfettamente scortato dalla sua Movistar, ben diversamente son andate le cose per Chris Froome, crollato sin dalla prima salita e costretto ad arrendersi.

A giocarsi la tappa, riprendendo negli ultimi 50 metri Dario Cataldo (Astana) e Alessandro De Marchi (BMC), è dunque nuovamente il murciano, che stavolta trova più forte di lui nella persona di Daryl Impey (Orica-Scott) che lo batte in volata. Chiude il podio di giornata Arthur Vichot (FDJ), mentre nella generale ora secondo è Alberto Contador (Trek-Segafredo), davanti alla rivelazione Marc Soler.

Sin dai primi chilometri la velocità è altissima, con numerosi attacchi e il gruppo che chiude sempre. A volere la fuga sono in molti perché la tappa sembra promessa agli attaccanti, quindi i tentativi si susseguono. Ai piedi della prima salita il gruppo arriva compatto, anche se numerosi attacchi continuano ad aumentare l’andatura. Allo scollinamento si arriva così con un gruppo profondamente sfilacciato sotto gli impulsi dei vari attaccanti, fra i quali uno scatenato Cyril Gautier (Ag2r La Mondiale), che si prende i punti del GPM.

Il francese rilancia ulteriormente in discesa ed è lì che il gruppo esplode. La strada è tecnica e sinuosa e non tutti vogliono rischiare, così sono solo una cinquantina gli uomini che compongono il gruppo di testa. Tra questi, nessuno uomo Sky, neanche Chris Froome. Appena se ne accorgono, in testa a tirare si portano uomini Movistar e Quick-Step Floors, imitati poco dopo da Trek – Segafredo e Orica – Scott. Inizialmente limitato a venti secondi, il distacco rapidamente raddoppia. La formazione britannica prova a reagire, ma si trova isolata e non ci vuole molto perché il margine cresca fino al minuto, mentre un terzo troncone si trova addirittura a più di due minuti.

Ai soli Sky davanti si oppongono quattro squadre e quando arrivano anche gli uomini della LottoNL – Jumbo la situazione inizia a farsi disperata per gli inseguitori. A 100 chilometri dal traguardo il ritardo è ormai di due minuti e continua a crescere, tanto che in dieci chilometri sale a cinque minuti. A quel punto arriva la resa del Keniano Bianco, che fa rialzare i suoi. Mentre davanti ormai la LottoNL – Jumbo continua a tenere un ritmo molto elevato, dietro si vuole solo arrivare al traguardo, con il morale a terra. Sono 12 i minuti che separano i due gruppi a 60 chilometri dalla conclusione, destinati a più che raddoppiare poi al traguardo.

La corsa è dunque ormai tutta davanti. Sul Col de Porrera è Robert Gesink a fare l’andatura, ma è soprattutto sul successivo Alt de Mussara, che la selezione si opera. Inizialmente il ritmo è costante e a staccarsi sono soprattutto gregari, almeno sino a quando non è Alberto Contador (Trek-Segafredo) in persona a prendere in mano la situazione. Il madrileno guadagna qualche metro, costringendo la Movistar ad alzare ulteriormente il ritmo. Ripreso il Pistolero la formazione del leader non si rialza, proseguendo con un ritmo decisamente più alto. Il gruppo al quel punto perde circa la metà dei suoi componenti, anche se allo scollinamento si arriva sempre con gli spagnoli davanti. A seguire c’è un tratto di falsopiano, sul quale provano a muoversi Dario Cataldo (Astana) e Laurens de Plus (Quick-Step Floors), ma la Movistar chiude subito. Stesso copione per il successivo tentativo di Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e nuovamente Gautier.

Quando la strada inizia a scendere i Movistar non si fanno spaventare dal manto bagnato e si gettano a capofitto verso il traguardo. In un primo tempo staccano anche il resto del gruppo di qualche secondo, ma non forzano e in pianura arrivano tutti assieme. A 15 chilometri dal traguardo Cataldo attacca di nuovo, stavolta con Alessandro De Marchi (BMC). I due italiani non sono un problema per Alejandro Valverde, che lascia fare. Dopo qualche secondo di attesa, è la Orica – Scott a mettersi davanti. Carlos Verona prova a rientrare sui due attaccanti, ma davanti fanno valere le loro doti al passo.

A 10 chilometri dal traguardo hanno un vantaggio di otto secondi, che riescono a portare sino alla dozzina in prossimità dei cinque alla conclusione. In gruppo è quasi il solo Verona a fare l’andatura, ma l’azione dello spagnolo è sufficiente per contenere il distacco. All’ultimo chilometro i due azzurri si presentano con una manciata di secondi di vantaggio ancora, ma qualche cambio meno incisivo gli costa caro. La Movistar a quel punto capisce che si può rientrare e si mette davanti. Davanti tardano troppo a lanciare la volata, con De Marchi che riesce ad avere la meglio su Cataldo. Il gruppo è ormai tuttavia rientrato su di loro, con Daryl Impey (Orica- Scott) che riesce a superare Valverde, quasi una impresa vista la pedalata del murciano in questo periodo. A completare il podio di giornata è Arthur Vichot (FDJ), mentre De Marchi e Cataldo si devono accontentare di uno sterile piazzamento, rispettivamente quinto e settimo.

ORDINE D’ARRIVO

CLASSIFICA GENERALE

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