Tour du Jura 2023, Kevin Vauquelin fa il vuoto in salita – 2° Thibaut Pinot, 3° Guillaume Martin
Kevin Vauquelin conquista il Tour du Jura 2023. Il 21enne dell’Arkéa-Samsic ha fatto il vuoto in salita attaccando a 2300 metri dall’arrivo di Mont Poupet dopo che in precedenza era stato grande protagonista il compagno di squadra Alessandro Verre, rimasto a lungo in avanscoperta nel finale e ripreso a poco più di tre chilometri dalla conclusione. Vauquelin, al terzo successo stagionale, ha anticipato di 17″ i connazionali Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Guillaume Martin (Cofidis), a loro volta capaci di staccare di pochi secondi Nans Peters (Ag2r Citroen), quarto davanti ai compagni di team Ben O’Connor e Clément Berthet. Dopo il grande sforzo fatto negli ultimi 25 chilometri, Verre ha invece concluso 17esimo, primo degli italiani al traguardo.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Dopo 15 chilometri di tentativi continui sotto la pioggia, la fuga di giornata nasce quando a muoversi sono Théo Delacroix (St Michel-Mavic-Auber 93), Mauro Verwilt, Jonas Geens (Tarteletto-Isorex), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi), Rory Townsend (Bolton Equities Black Spoke) e Nicolas Dalla Valle (Team Corratec), ai quali riescono poi ad unirsi dopo un breve inseguimento anche Morne Van Niekerk (St Michel-Mavic-Auber 93), Luca Van Boven (Bingoal WB), Vinzent Dorn (Bike Aid), Andreas Stokbro Nielsen, Emil Vinjebo (Leopard TOGT Pro Cycling) e Noa Isidore (CIC U Nantes Atlantique), mentre il gruppo concede due minuti dopo trenta chilometri. Concesso il benestare alla fuga, le squadre dei favoriti lasciano che il distacco aumenti fino a toccare un massimo di 3’35” ai piedi del primo GPM di giornata.
Sotto una pioggia leggera che continua a cadere sul gruppo, la Groupama-FDJ inizia a controllare la situazione senza grande fretta, venendo poi raggiunta dalla Ag2r Citroën in testa a metà gara, quando il gap è sceso a 1’45”. Sul secondo GPM di giornata, in testa alla corsa Azparren forza l’andatura facendo esplodere il gruppetto prima di allungare da solo, seguito da Dorn, ma anche nel plotone, che intanto inizia a riprendere i reduci dalla fuga, cominciano le azioni. Primo a partire, a 70 chilometri dal traguardo è Lenny Martinez (Groupama-FDJ), provocando le reazioni di Ben O’Connor (Ag2r Citroën) ed Ewen Costiou (Arkéa-Samsic), attacchi che finiscono per frantumare il gruppo.
Al GPM Azparren scollina così da solo, con 1’10” di vantaggio sui primi inseguitori, ormai quasi ripresi da un gruppo in cui è la Cofidis a tenere chiusa la corsa. Il ricongiungimento non tarda così ad arrivare, con il solo Azparren che resta davanti al gruppo, con un vantaggio aumentato a 1’50” a 57 chilometri dalla conclusione. Poco dopo, il solitario battistrada inizia il terzo GPM di giornata, scollinandolo con ancora 1’20” di margine nonostante alle sue spalle continui il lavoro della Cofidis. Dal gruppo decidono quindi di accelerare alcuni corridori, con Nans Peters (Ag2r Citroen) a prendere qualche secondo di margine prima di essere riassorbito dagli altri ai -40 dall’arrivo.
Poco dopo, ci prova invece James Fouché (Bolton Equities Black Spoke), che riesce a guadagnare una ventina di secondi sul plotone e ad avvicinarsi a 50″ da Azparren, ma anche la sua azione viene presto annullata. Un altro tratto di salita successivo è invece fatale al corridore della Euskaltel-Euskadi, che viene riassorbito a 27 chilometri dal traguardo. Subito, però, scatta Alessadro Verre (Arkéa-Samsic), che riesce a scollinare con una decina di secondi di vantaggio su un gruppo sempre più selezionato, dove a prendere in mano le operazioni è nuovamente la Groupama-FDJ.
Nel tratto seguente, tuttavia, il margine di Verre aumenta fino a toccare i 45″ a dieci chilometri dalla conclusione, quando la strada è già tornata a salire da qualche chilometro per raggiungere il traguardo di Mont Poupet. L’inizio della salita è piuttosto semplice e l’azzurro riesce a mantenere più di mezzo minuto di margine, ma quando le pendenze si fanno più impegnative il gap inizia a crollare. Verre viene quindi ripreso a 3200 metri dall’arrivo grazie a un’accelerazione di Peters, che si porta dietro solamente Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Guillaume Martin (Cofidis), Kevin Vauquelin (Arkéa-Samsic) e Igor Arrieta (Equipo Kern Pharma), con Ben O’Connor (Ag2r Citroen) e Victor Lafay (Cofidis) a riagganciarsi poco dopo.
Appena raggiunto, Verre si mette a disposizione del compagno di squadra Vauquelin, ma dopo un’accelerazione di Martin l’azzurro si stacca definitivamente. Il corridore della Cofidis non fa la differenza, ma poco dopo ci riesce invece proprio Vauquelin, che a 2300 metri dal traguardo piazza l’attacco che si rivelerà decisivo. Alle sue spalle, sono soprattutto Martin e Peters i più attivi per andare a chiudere il buco, con i due che, assieme e Pinot, riescono a staccare tutti gli altri, ma dato che si viaggia soprattutto a scatti, il margine di Vauquelin continua comunque ad aumentare, superando i 15″. Il transalpino può così gestirsi nell’ultimo chilometro, immerso nella nebbia, per andare a prendersi la vittoria, mentre dietro Pinot vince la volata per il secondo posto su Martin.
Risultato Tour du Jura 2023
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