Route d’Occitanie 2019, Ivan Sosa anticipa Alejandro Valverde nella tappa regina

Successo di Ivan Sosa nella tappa più attesa della Route d’Occitanie 2019. Il corridore del Team Ineos mostra un ottimo colpo di pedale nella salita finale, mettendo in pericolo la leadership di Alejandro Valverde, abile comunque a gestirsi e rientrare sul rivale e su Rigoberto Uran (EF Education First) a 500 metri dal traguardo. Quando sembrava tutto fatto a quel punto per lo sprint del murciano, il colombiano anticipa con uno scatto a 200 metri, al quale Valverde risponde, ma senza poterlo poi superare nel sinuoso finale, dove Giovanni Carboni (Bardiani-CSF) chiude ottavo, con un ritardo di 40″.

La tappa crea subito scompiglio vista la partenza praticamente in salita. Subito alcuni corridori provano ad attaccare ed altri si staccano o addirittura optano per il ritiro. Non ci vuole molto affinché al comando si formi un gruppetto piuttosto nutrito, composto da José Joaquin Rojas (Movistar), Stéphane Rossetto (Cofidis), Sebastian Henao (INEOS), Julen Amezqueta (Caja Rural – RGA), Hubert Dupont e Nans Peters (AG2R – La Mondiale), Franck Bonnamour (Arkea – Samsic), Delio Fernandez (Delko Marseille), Oscar Rodriguez, Sergio Samitier e Fernando Barcelo (Euskadi – Murias), Pierre Rolland (Vital Concept – B&B Hotels), Francesco Romano (Bardiani CSF) e Hernan Aguirre (Interpro Cycling).

La Movistar non è preoccupata dalla composizione e li lascia andare, concedendo un massimo di 3’30” quando intanto davanti un allungo di Rossetto, Rolland e Peters ha creato la prima selezione tra gli attaccanti. Peters perde poi terreno in discesa dalla Hourquette d’Ancizan, dovendo così farsi riprendere dagli inseguitori, mentre gli altri due arrivano ai piedi del Port de Balès con un vantaggio di oltre 2’30”. A quel punto è la Euskadi-Murias a prendere in mano l’inseguimento, forte dei suoi tre corridori. Il distacco crolla così in salita, fino al ricongiungimento a metà ascesa.

A quel punto parte Oscar Rodriguez, con Aguirre che rientra, portandosi appresso parte del gruppetto, almeno sino a quando Rodriguez non piazza una nuova accelerazione, seguito dal solo Peters. Su di loro il primo a rientrare è tuttavia Pavel Sivakov (Team Ineos), uscito a razzo dal gruppo, sempre più ridotto e vicino alla testa della corsa, sulla quale rientrano poi anche Dupont e Aguirre. Il nuovo quintetto si lancia in discesa con un vantaggio intorno al minuto su ormai solo otto corridori: Valverde, Pedrero Dunbar, Sosa, Carboni, Gallopin, Uran e Dombrowski.

Grazie soprattutto a Sivakov gli attaccanti riescono a conservare un piccolo margine approcciando l’ascesa finale, fino ad arrivare al tratto più difficile, a tre chilometri dalla conclusione, quando ormai il gruppo rientra. Vana è l’ultima accelerazione di Rodriguez, che deve arrendersi al ritmo di Joe Dombrowski (EF Education First). A quel punto scatta Ivan Sosa (Team Ineos), seguito solamente da Rigoberto Uran (EF Education First). Inizialmente staccato, perdendo una decina di secondi, Alejandro Valverde (Movistar) si riavvicina in vista dell’ultimo chilometro, con Sosa che a quel punto cerca nuovamente di allungare, seguito da Uran. I due tuttavia si guardano e vengono ripresi da un più prudente Valverde, che a 500 metri dal traguardo si porta al loro fianco e si mette subito a tirare.

Se la volata sembra scontata, è Ivan Sosa a sorprendere portandosi davanti a 200 metri dalla conclusione e, approfittando anche di un finale tutto curve, a tenersi alle spalle il campione del mondo. Vittoria dunque per Ivan Sosa davanti a Valverde, che conserva così la leadership con otto secondi sul colombiano e 17 su Uran, che perde una manciata di secondi nel finale.

Ordine di Arrivo Terza Tappa Route d’Occitanie 2019

Classifica generale

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