Giro d’Italia 2023, la fuga premia Nico Denz! 4º Alessandro Tonelli – Geraint Thomas sempre in Rosa

Ancora una volta premiata la fuga al Giro d’Italia 2023. Ad imporsi sul traguardo di Rivoli è Nico Denz (Bora-hansgrohe), che ha avuto la meglio in uno sprint ristretto nei confronti di Toms Skujiņš‏ (Trek-Segafredo) e Sebastian Berwick (Israel-Premier Tech). Assieme ad Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che chiude al quarto posto a circa un minuto, i primi tre erano fuoriusciti ad oltre 90 chilometri dal traguardo dalla numerosa fuga che ha caratterizzato la giornata odierna. Mentre il gruppo arriva tranquillamente ad oltre otto minuti dai primi, con Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che mantiene senza problemi la Maglia Rosa e i big che vivono una giornata di tregua in attesa dell’impegnativa frazione di domani.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La giornata è promessa ai fuggitivi e sono in molti a saperlo. Alcuni strappi nei primi chilometri si propongono così come ideali trampolini di lancio per creare l’azione di giornata. Tra i primi a provarci ci sono Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), Filippo Fiorelli (Green Project – Bardiani CSF – Faizanè) e Ben Healy (EF Education – EasyPost), ma dopo una ulteriore serie di scatti a portare via l’azione decisiva è un tentativo di Marco Frigo (Israel – Premier Tech), seguito da Davide Formolo (UAE Team Emirates). Su di loro sono una ventina di corridori a rientrare, trovando il benestare di un gruppo fortemente sfilacciato e frazionato.

In testa si forma così un gruppo di 26 uomini composto da Patrick Konrad, Nico Denz (BORA-hansgrohe), Ilan Van Wilder (Soudal – QuickStep), Jonathan Lastra (Cofidis), Alessandro Tonelli (GreenProject-Bardiani-CSF-Faizanè), Einer Rubio (Movistar Team), Michel Heßmann , Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Toms Skujiņš, Bauke Mollema, Amanuel Ghebreigzabhier, Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Marco Frigo, Sebastian Berwick, Stephen Williams (Israel – Premier Tech), Laurens Huys (Intermarché – Circus – Wanty), Davide Formolo (UAE Team Emirates), Cristian Scaroni, Samuele Battistella, Vadim Pronskiy  (Astana Qazaqstan Team), Valentin Paret-Peintre (Ag2r Citroën), Alberto Bettiol (EF Education-Easypost), Jasha Sütterlin (Bahrain – Victorious), Michael Matthews (Team Jayco – AlUla), Alex Baudin (AG2R Citroën Team) e Veljko Stojnić (Team Corratec – Selle Italia).

Il gruppo concede loro spazio, permettendo ai vari velocisti che hanno perso terreno di rientrare. Tra loro anche Jonathan Milan (Bahrain-Victorious), che addirittura si lancia poi all’attacco quando Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) prova a partire in contropiede, seguito da Davide Gabburo (GreenProject-Bardiani-CSF-Faizanè). I tre vengono lasciati andare dal gruppo, che a quel punto vede anche la Eolo – Kometa provare qualcosa per non restare fuori dalla fuga di giornata. Dopo il lavoro dei compagni è così Lorenzo Fortunato a uscire a sua volta all’inseguimento, seguito da Luca Covili (GreenProject-Bardiani-CSF-Faizanè), con il quale riprende e stacca facilmente Milan, che decide di rialzarsi per farsi riprendere dal gruppo. L’azione del vincitore dello Zoncolan 2021 è efficace e rapidamente la seconda coppia di inseguitori si riporta sulla prima, formando un quartetto che scollina a Pedaggera con poco più di 30 secondi di ritardo dai battistrada, mentre il gruppo ormai è a più di due minuti.

Il ricongiungimento non tarda così ad arrivare, grazie anche alla presenza di un tratto in contropendenza nel corso della lunga discesa. Davanti diventano così in trenta, mentre la Ineos Grenadiers assume il controllo del gruppo, tenendosi ad un distacco costante intorno ai 2’45”, malgrado davanti non ci siano corridori pericolosi in ottica classifica generale. Trenta corridori, però, sono tanti e così piano piano il gruppo di testa inizia nuovamente a guadagnare secondi importanti, fino a che il gap si stabilizza attorno ai 3’25”. Al traguardo volante Pedersen va a prendersi punti importanti per la Maglia Ciclamino transitando davanti a Matthews: nel frattempo il gruppo ha un ritardo di 3’20”.

Nei chilometri successivi sulla corsa comincia a piovere in maniera decisa, con i corridori che sono costretti ad andare ad indossare la mantellina. Di questa situazione prova ad approfittarne la Trek – Segafredo: mentre Battistella, Denz, Tonelli, Berwick e Skujins si trovano nelle prime posizioni del gruppo a 92 chilometri dalla conclusione, infatti, gli uomini della formazione statunitense decidono di rialzarsi facendo i buco a questi cinque. Questi atleti, così, si trovano quasi all’improvviso in fuga guadagnando presto una trentina di secondi, ma Battistella si stacca dopo pochi chilometri. Dietro si fatica a trovare un accordo e così il vantaggio dei quattro uomini arriva a superare i due minuti a 75 chilometri dalla conclusione.

A 66 chilometri dalla conclusione, quando il vantaggio dei quattro supera i tre minuti, Sutterlin prova ad accelerare in testa al gruppo, ma nessuno lo segue. Dopo questo tentativo si muovono Bettiol, Van Wilder e Oldani, ma Frigo va ad annullare anche questa azione. A questo punto sono gli uomini della Astana Qazaqstan a prendere in mano le operazioni in testa al gruppetto, ma ancora una volta la mancanza di accordo ha la meglio e gli inseguitori svicolano ad oltre 3’30”. In vista del primo passaggio sulla linea del traguardo, Baudin e Scaroni, raggiunti poco dopo da Bettiol, riescono a guadagnare qualche metro. Ben presto questo terzetto comincia a recuperare terreno rispetto ai fuggitivi, mentre dietro si forma un altro gruppetto con Lastra, Frigo, Huys, Formolo, Paret-Peintre, Oldani, Sutterlin e Stojnic.

I tre immediati inseguitori cominciano la salita del Colle Braida con un ritardo di 2’30”. Su questa salita si registra l’attacco di Skujiņš‏, che manda in difficoltà prima Tonelli e poi Berwik. Quest’ultimo, però, riesce a riportarsi davanti, mentre sul gruppetto di Bettiol, Scaroni e Baudin rientrano anche Huys, Formolo, Paret-Peintre e Frigo. Tonelli arriva al GPM con 38 secondi di ritardo dalla testa della corsa. Al suo inseguimento si lancia Frigo, partito all’attacco negli ultimi chilometri di salita. Al termine della discesa Frigo viene ripreso dal gruppetto di Bettiol, dove intanto sono rientrati altri uomini, ma il vantaggio del terzetto di testa è assolutamente rassicurante.

L’accordo tra di loro si rompe dentro gli ultimi 12 chilometri, quando Denz attacca portandosi dietro Skujiņš‏. Berwick è bravo, però, a stringere i denti e riportarsi sotto dopo un paio di chilometri all’inseguimento. I tre entrano quindi con oltre tre minuti di vantaggio negli ultimi tre chilometri di giornata. Inizia così una fase di studio, che finisce con Denz che prende la prima posizione del terzetto davanti a Skujiņš e Berwick. Gli ultimi due chilometri scorrono via con queste posizioni cristallizzate‏ fino a 300 metri dalla conclusione, quando Berwick lancia per primo la volata. Gli altri due, però, non si fanno sorprendere e lanciano anche loro lo sprint. Nessuno riesce a superare l’altro e così il tedesco si prende la prima vittoria di tappa alla Corsa Rosa.

Risultato Tappa 12 Giro d’Italia 2023

Classifiche Giro d’Italia 2023

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