Giro di Svizzera 2025, Oscar Onley vince al fotofinish davanti a Joao Almeida! Kévin Vauquelin nuovo leader su Julian Alaphilippe

Serve il fotofinish per decidere il vincitore della impegnativa quinta tappa del Giro di Svizzera 2025. A spuntarla è Oscar Onley (Team Picnic PostNL), che con una lunga volata riesce ad avere la meglio su Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), l’unico a reggere il suo ritmo nell’ultima ascesa di giornata con la sua consueta gestione e progressione prudente. I due chiudono così con un vantaggio di 23 secondi su Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), mentre in quarta posizione, a 57 secondi dal vincitore, chiude Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), nuovo leader della corsa con un vantaggio di 29 secondi su Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling) e 39 su Almeida.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Dopo una caduta senza conseguenze per Pablo Castrillo (Movistar) e Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team) nel corso del tratto di trasferimento, la tappa entra subito nel vivo con diversi corridori a provare ad andare all’attacco. Dopo qualche chilometro si avvantaggiano Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Ben Swift (Ineos Grenadiers) e Javier Romo (Movistar), sui quali si riportano anche Ion Izaguirre (Cofidis), Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale), Neilson Powless (EF Education – Easypost), Lewis Askey (Groupama-FDJ), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Alberto Bettiol (XDS Astana Team), Sjoerd Bax (Q36.5 Pro Cycling Team) e Marco Haller (Tudor Pro Cycling Team).

Questi 12 uomini iniziano la salita del Julierpass con 50” di vantaggio sul gruppo, che tuttavia dimezza rapidamente il gap nelle prime fasi dell’ascesa, anche perché gli attacchi non si fermano. A fuoriuscire sono Juan Pedro Lopez (Lidl-Trek) e Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike), ma solo il primo riesce a ricucire il gap con la testa della corsa, dal quale nel frattempo hanno perso contatto Askey e Haller, mentre il secondo viene raggiunto da Jan Christen (UAE Team Emirates XRG), Fabio Van Den Bossche (Alpecin-Deceuninck), Quinn Simmons (Lidl-Trek), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Joseph Blackmore e Hugo Houle (Israel-Premier Tech).

Mantenutosi sempre molto vicino, il plotone va però a riprendere sia i contrattaccanti che i battistrada, tornando compatto dopo poco meno di 20 chilometri di gara. Subito, però, si avvantaggia un nuovo drappello di attaccanti, comprendente molti di coloro che si erano già mossi in precedenza. A Christen, Izaguirre, Bilbao, Buratti, Bisiaux, Powless, Swift, Lopez, Simmons, Romo, Bettiol, Vansevenant, Blackmore, Houle e Bax si uniscono questa volta anche Aleksandr Vlasov (Red Bull-Bora-hansgrohe), Lorenzo Fortunato (XDS Astana), Nairo Quintana e Will Barta (Movistar), che riescono a guadagnare poco meno di mezzo minuto di vantaggio sul gruppo, tirato dalla Red Bull-Bora-hansgrohe nonostante la presenza davanti di Vlasov.

Quando da dietro si avvicinano a 15”, Bilbao, Powless, Romo, Fortunato e lo stesso Vlasov provano ad allungare ulteriormente, scollinando con 25” di margine sul gruppo, che va a riassorbire tutti gli altri. Nel corso della successiva discesa è la UAE Team Emirates XRG a portarsi in testa al plotone, che rallenta e concede spazio ai cinque battistrada; il loro vantaggio si attesta così sui due minuti, mantenendosi tale fino alla conclusione della lunga discesa e tornando ad aumentare una volta che la strada ricomincia a salire.

Il gap arriva così a superare i tre minuti, toccando il suo massimo ai piedi del Passo del San Bernardino la squadra emiratina alza nuovamente il ritmo, completando la salita con un ritardo di 2’10” da Vlasov, che scollina la salita dedicata a Gino Mäder superando allo sprint l’ex compagno dello svizzero Pello Bilbao. Nella lunga discesa che porta alla valle dove si trova il KM Tissot i battistrada perdono un altro minuto, con il ritmo che sale sempre più anche in pianura visto che le squadre vogliono posizionare al meglio i propri capitani nell’approccio ala salita di Castaneda, da affrontare due volte.

Subito è la UAE Team Emirates XRG a mettersi a tirare, ma il ritmo non soddisfa la Decathlon Ag2r La Mondiale che imprime una violenta accelerazione portando il gruppo ad esplodere. Dopo il gran lavoro del compagno Callum Scotson, che manda già in difficoltà il leader Romain Gregoire (Groupama-FDJ), a piazzare l’attacco decisivo è Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), al quale riescono a rispondere solamente Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team).

Il portoghese prova ad alzare ulteriormente il ritmo, ma non vuole spendere troppe cartucce già alla prima ascesa, quindi i sette uomini concludono assieme la salita, seguiti di poco da Lennard Kämna (Lidl-Trek), Pablo Castrillo (Movistar Team) e Ben O’Connor (Team Jayco AlUla), che infatti rientrano nelle prime fasi della discesa, malgrado il forcing di Vauquelin. Il gruppo finisce così per rallentare, dando nuova linfa all’azione di Vlasov e Bilbao, che erano passati in cima con un vantaggio di 10 secondi su Powless, bravo a sua volta a rientrare in discesa, e 15 sul gruppo. Dopo essere riusciti a riguadagnare fino a trenta secondi, i tre uomini di testa si devono tuttavia arrendere al ritorno del gruppo che in pianura vede anche il rientro di alcuni gregari come Felix Grossschartner (UAE Team Emirates XRG) ed Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), pronti subito a mettersi al servizio dei propri capitani.

Dopo una fase di avvicinamento, fino a riportarsi a trenta secondi contro i 90 al GPM, Romain Gregoire vede così i rivali allontanarsi in maniera definitiva, fino a cedere completamente non appena la strada torna a salire. Con la Decathlon Ag2r La Mondiale che si riporta subito al comando il gruppo si spezza nuovamente, esplodendo quando è Alaphilippe a partire per primo. L’azione dell’ex iridato sorprende i rivali, ma Onley non tarda a reagire, chiudendo da solo i pochi metri di ritardo. Gall prova invano a fare lo stesso, seguito da Vauquelin, mentre Almeida sale del suo passo, come sua consuetudine.

In poco tempo il portoghese comincia la sua rimonta, sfilando al fianco degli avversari che non ne hanno per accodarsi fino a rientrare su Onley a 500 metri dal GPM. Dietro di loro Gall si spreme, senza mai colmare il gap, ma respingendo comunque la collaborazione alle sue spalle fra Alaphilippe e Vauquelin, che si giocano a quel punto la leadership. Un gioco nel quale la spunta nettamente il più giovane dei due, che stacca il più esperto connazionale per proseguire da solo.

Onley e Almeida collaborano sino all’ultimo chilometro, quando lo scozzese capisce che gli interessi sono diversi e può sfruttare la necessità del portoghese di guadagnare terreno in classifica generale. Nei mille metri conclusivi Onley resta così fisso a ruota, fino ai 200 metri all’arrivo, quando lancia lo sprint prima dell’ultima curva. La manovra sembra garantirli un successo netto, ma Almeida è noto per la sua tigna e non molla niente, riuscendo quasi nella contro-rimonta sulla linea del traguardo. Alla fine il trionfo è del britannico, con Gall a completare il podio con un ritardo di 23 secondi, mentre Vauquelin si spegne nel chilometro finale, concedendo alla fine 57 secondi.

Risultato e Classifiche Tappa 5 Giro di Svizzera 2025

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