Bruges-De Panne 2023, Jasper Philipsen non sbaglia una mossa! Battuti Olav Kooij e Yves Lampaert

Impressionante Jasper Philipsen alla Bruges – De Panne 2023. Il portacolori della Alpecin – Deceuninck si impone in uno sprint ristretto dopo essere stato lui ad attaccare nel finale portando fuori un quartetto che si è poi giocato il successo in una volata ristretta. In una giornata segnata dal vento e dalla pioggia, il belga è stato sempre presente in ogni azione importante, muovendosi anche in prima persona per formare il ventaglio decisivo, che ha visto restare al comando appena una ventina di corridori. Un gruppetto dal quale è stato poi lui nuovamente ad attaccare a 15 chilometri dal traguardo.

Perfetta anche la gestione all’interno dell’ultimo chilometro, quando risponde agevolmente allo scatto di Frederik Frison, che prova ad anticipare, restando alle sua spalle sino a quando Yves Lampaert non lancia la volata. Superato agevolmente il connazionale, Philipsen si impone domando il rientro di Olav Kooij, l’ultimo elemento del quartetto che si è giocato il successo distanziando un gruppetto condotto dalla Soudal – QuickStep alle loro spalle, poi regolato da Fabio Jakobsen.

Il video dell’arrivo

Il racconto di corsa

Subito attacchi a raffica, con la pioggia che cade sui corridori. A originare la prima fuga sono Mathis Le Berre (Arkéa), Louis Bendixen (Uno-X), Milan Fretin (Flanders), Jens Reynders (Israel-PremierTech). Al loro inseguimento si lanciano Johan Meens (Bingoal), Louis Blouwe (Bingoal) e Jonas Rutsch (Ef Education – EasyPost), che riescono a chiudere il divario e a comporre così il gruppetto di 7 che animerà l’attacco di giornata.

Il gruppo inizialmente tiene botta, ma poi dà il suo via libera, con il vantaggio che va oltre i 2’30” dopo 40 km di corsa. La libertà degli attaccanti dura poco, visto che il gruppo alza subito il ritmo e fa diminuire il margine, costringendo la fuga a spingere parecchio e forzando anche un ritiro eccellente, quello di Sam Bennett (Bora). Così, Meens e Blouwe perdono entrambi contatto dal gruppetto di testa e vengono rapidamente riassorbiti dal plotone, che finisce per esplodere non tardando così ad andare a riprendere anche gli altri uomini di testa rimasti al comando.

Davanti restano così appena una trentina di corridori, con molti big, tra cui Fabio Jakobsen (Soudal-QuickStep), rimasti sorpresi nelle retrovie che mettono i loro uomini a tirare nel secondo gruppo, composto più o meno dallo stesso numero di corridori. Inizialmente stabile intorno a 30 secondi, il gap sale sopra il minuto a 75 chilometri dal traguardo. Tra gli uomini presenti davanti anche Davide Ballerini (Soudal-QuickStep) e Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe), che in due fasi diverse sono costretti a fermarsi per problemi meccanici, venendo così ripresi dagli inseguitori, condotti da Jumbo-Visma, Jayco-AlUla, Groupama-FDJ e UAE Team Emirates.

Grazie all’impegno di queste squadre il gap si annulla a 68 chilometri dalla conclusione. Non c’è tuttavia un momento di calma visto che quando la strada torna ad essere esposta al vento laterale il gruppo si spezza di nuovo, rimescolando un po’ le carte. Davanti restano così appena venti uomini: Fabio Jakobsen, Davide Ballerini, Yves Lampaert, Bert Van Lerberghe, Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), Jasper Philipsen, Maurice Ballerstedt, Jonas Rickaert (Alpecin-Deceuninck), Jonas Koch (Bora-hansgrohe), Marijn Van Den Berg (EF Education – EasyPost), Pascal Ackermann, Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Arnaud Démare, Bram Welten (Groupama-FDJ), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Simone Consonni (Cofidis), Luca Mozzato (Arkéa-Samsic), Stian Edvardsen-Fredheim (Uno-X Pro Cycling), Frederik Frison, Cedric Beullens (Lotto-Dstny), ma in pochi secondi perdono contatto Mozzato, vittima di una caduta, e Welten, fermato da una foratura. Poco dopo anche Ballerstedt perde contatto, non potendo così aiutare Philipsen nel momento della sua foratura immediatamente successiva, che comunque non ha conseguenze, se non un grande dispendio di energie. Poco dopo stessa sorte per Molano, Van Den Berg, Koch e Lampaert, che ha vita più facile di tutti gli altri visto che i suoi compagni si rialzano e il ritmo cala notevolmente.

Con gli inseguitori ormai battuti, tanto da avere un ritardo superiore ai due minuti a venti chilometri dalla conclusione, davanti comincia anche una fase di studio, vista la presenza di ben pochi gregari al fianco dei capitani. La Soudal – QuickStep prova così a smuovere le acque, lanciando Lampaert. A seguirlo subito è Philipsen, che rilancia ulteriormente seguito anche da Kooij. Con Démare che non riesce a chiudere si crea un buco che rapidamente diventano secondi. Unico a reagire è Frison, che rientra dopo un breve ma intenso inseguimento a 14 chilometri alla conclusione. Il gap aumenta sino a 30 secondi, ma davanti l’intesa salta visto che Lampaert smette di collaborare, sfruttando il fatto che dietro sono i suoi compagni a fare l’andatura.

La lotta è serrata, con molti corridori che vanno in difficoltà sotto le trenate della corazzata belga, trascinata da Ballerini e Van Lerberghe, che poi si sfila dopo aver mandato in difficoltà Theuns, Koch, Groenewegen e Démare, con gli ultimi due che restano a lungo ad inseguire a pochi secondi da quel che resta da un gruppetto che fa fatica a rientrare sul quartetto di testa. Qui tutti guardano le mosse di Lampaert, ma è Frison a partire appena entrati nell’ultimo chilometro, provocando facile reazione di Philipsen, alla cui ruota resta fisso Kooij. Primo a lanciare lo sprint a quel punto è Lampaert, che prova a sorprendere i rivali a 250 metri dalla conclusione, ma Philipsen non si lascia anticipare e si impone nettamente resistendo poi al ritorno di Kooij.

Risultato Bruges – De Panne 2023

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