Presentazione Squadre 2023: Team Novo Nordisk
La missione del Team Novo Nordisk prosegue anche nel 2023. Nata nel 2008 come Team Type 1, la formazione statunitense composta da soli atleti affetti da diabete di tipo 1 ha ormai trovato il suo posto nel ciclismo professionistico, dimostrando che anche chi è costretto a convivere con questa malattia può praticare sport ad alti livelli e veicolando in questo modo un messaggio molto importante per tutti i malati di diabete nel mondo. Un messaggio che i 18 corridori del team (17 confermati e un nuovo arrivo, che in realtà è un ritorno) provano a trasporre sulla strada cercando di mettersi in evidenza in ogni occasione possibile, soprattutto con le fughe da lontano, filosofia che quasi sicuramente guiderà la squadra americana anche in questa stagione.
Gli uomini più attesi
In una squadra in cui il messaggio da mandare e forse più importante dei risultati da ottenere, non è facile individuare i corridori su cui puntare maggiormente. Uno dei corridori da cui la formazione si aspetta qualche buon risultato è Andrea Peron. Corridore dotato di un buono spunto veloce, il classe 1988 si è spesso piazzato in arrivi allo sprint, centrando anche qualche top-10: è stato proprio lui a firmare la vittoria al GP Kranj 2022, successo che ha rotto un digiuno che per il team durava dal 2018 (esclusi i campionati nazionali). Con Peron, in squadra ci saranno altri due italiani: Umberto Poli, che quando può cerca sempre di mettersi in mostra con fughe da lontano, e il giovane Filippo Ridolfo, che figura tra i giovani più interessanti della squadra.
Non sarà poi da sottovalutare neanche Péter Kusztor. Le trentotto candeline spente lo scorso dicembre sicuramente peseranno sulle sue spalle e anche sulle sue gambe, ma in alcune corse minori può ancora pensare di provare a fare qualcosa e, nel frattempo, trasmettere la sua esperienza ai più giovani. Chi, invece, si è messo spesso in evidenza con lunghe azioni da lontano è il transalpino Charles Planet, che in più di un’occasione è riuscito a mettere il naso fuori dal gruppo e, qualche volta, anche a cogliere alcuni piazzamenti in corse di livello medio.
Un altro corridore che ha qualità non trascurabili è lo spagnolo David Lozano, che ha alle spalle una carriera già lunga (affrontata sempre con la stessa maglia) e qualche piazzamento di discreto spessore in brevi corse a tappe, che risale però a qualche stagione fa. Nelle corse di matrice locale e magari regionale potrà farsi inoltre notare l’uzbeko Ulugbek Saidov, che è di fatto l’unico volto nuovo della squadra (vi è tornato dopo un anno alla Tashkent City).
Per tutti gli altri corridori che compongono un organico decisamente multinazionale, l’australiano Declan Irvine, il neozelandese Hamish Beadle, il francese Lucas Dauge, il neerlandese Gerd De Keijzer, l’irlandese Stephen Clancy, lo statunitense Logan Phippen, il finlandese Joonas Henttala e il britannico Sam Brand, l’obiettivo sarà quello di farsi vedere il più possibile, fra fughe e tentativi da lontano, in modo da far parlare della propria squadra e del positivo messaggio che questa cerca di veicolare. I risultati, probabilmente, in questo contesto non sono la cosa più importante di tutte, anche se vale la pena far notare che, non meno di due anni fa, Henttala è stato in grado di laurearsi campione nazionale finlandese su strada.
Le giovani promesse
La squadra ha deciso di non promuovere alcun neoprofessionista quest’anno, ma in rosa sono comunque presenti diversi giovani; tra questi, il più promettente sembra poter essere Matyáš Kopecký, corridore più giovane del team con i suoi 20 anni. Il ceco, attivo anche nel ciclocross, ha vissuto la sua prima stagione tra i professionisti nel 2022 riuscendo già a cogliere diversi buoni piazzamenti, come un terzo posto allo sprint in una tappa del Tour of Rhodes, un secondo nel prologo del Giro di Bulgaria e un settimo nella crono inaugurale del Sibiu Tour, mostrando caratteristiche da passista veloce. Essendo ancora molto giovane, però, i suoi limiti sono ancora tutti da esplorare, ma durante questo 2023 avrà sicuramente la possibilità di fare ancora tanta esperienza.
Come Kopecký, sono reduci dalla loro prima annata tra i professionisti anche i classe 2001 Filippo Ridolfo e Robbe Ceurens e il 24enne Jan Dunnewind. L’azzurro, corridore a suo agio nei percorsi movimentati, è stato autore di un 2022 piuttosto positivo, nel quale è riuscito a mettersi in mostra centrando alcune fughe in corse come Tour of Oman, Adriatica Ionica Race e Giro di Danimarca, e proverà a confermarsi in questo 2023 per cercare di fare un ulteriore passo in avanti. Il belga e il neerlandese hanno invece vissuto una stagione un po’ più complicata, in cui sono riusciti a mettere insieme rispettivamente solo 22 e 12 giorni di gara, con il primo che ha comunque colto una top-10 di tappa al Giro di Bulgaria. Per entrambi, il nuovo anno sarà soprattutto l’occasione per fare quelle esperienze che sono un po’ mancate nella scorsa stagione.
Organico Team Novo Nordisk 2023
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