Presentazione Squadre 2023: Israel – Premier Tech

La Israel-Premier Tech deve rilanciarsi dopo un triennio di delusioni. Investimenti sbagliati sul CicloMercato e un po’ di sfortuna, infatti, hanno portato la formazione israeliana a retrocedere dal livello WorldTour a quello Professional. Nonostante la retrocessione, però, quasi tutti i grandi nomi sono rimasti in squadra e per questo e vari altri vari motivi, la formazione di Sylvan Adams gode ancora di un certo appeal, che le permetterà di essere invitata a corse importanti, come è già accaduto  sia con il Giro d’Italia che con il Tour de France. Questa prima stagione a livello Professional, dunque, sarà già fondamentale per ricominciare la scalata verso il massimo livello del ciclismo.

Gli uomini più attesi

All’interno della compagine israeliana ci sono vari corridori di esperienza, a partire da Chris Froome, che però non è ancora riuscito a riprendersi dall’incidente del Giro del Delfinato 2019 e nei due anni alla Israel non è praticamente mai riuscito a dare un contributo. Il britannico ha regalato un sussulto chiudendo al terzo posto la tappa dell’Alpe d’Huez all’ultimo Tour de France, ma ormai, soprattutto a causa dei noti problemi fisici, il viale del tramonto sembra imboccato.

La scorsa è stata una stagione difficile un po’ per tutti gli uomini da copertina del team, a partire da Jakob Fuglsang Mike Woods per quel che riguarda le corse a tappe. Il danese si è visto praticamente solo al Giro di Svizzera, chiuso sul podio dopo il ritiro di tantissimi corridori, e non è riuscito a essere protagonista né al Tour, né nelle corse di un giorno. Situazione simile per il canadese, che però almeno ha come scusante quella di uno sfortunato ritiro nelle primissime fasi della Vuelta, dove a suo dire era arrivato in ottima condizione e per fare classifica.

Il riferimento per le volate era e resta l’italiano Giacomo Nizzolo che, dopo un 2022 travagliato, ha passato un ottimo inverno e ha già collezionato tre top-10 alla Vuelta a San Juan, dove si sta testando con molti dei migliori velocisti al mondo. La formazione di Adams, però, ha anche un’alternativa per gli arrivi allo sprint, vale a dire l’israeliano Itamar Einhorn, campione nazionale e già in grado di ottenere delle top-10 di tappa alla Vuelta negli ultimi due anni. Entrambi potranno fare affidamento sul figlio d’arte Rick Zabel, che ormai da diverse stagioni ricopre il ruolo di ultimo uomo per i treni degli sprinter.

Per le Classiche, invece, i riferimenti principali saranno Sep Vanmarcke per le pietre e Dylan Teuns per quelle vallonate. Il primo è stato spesso vittima di sfortuna in carriera e l’impressione è che solo per questo motivo non abbia ottenuto il grande successo che ha dimostrato di poter meritare. Teuns, protagonista nella prima parte di 2022 con il successo alla Freccia Vallone, è invece arrivato a metà della scorsa stagione, forse come mossa disperata per evitare la retrocessione, ma a causa di alcuni problemi fisici non è riuscito a dare un grande contributo. Per l’ex Bahrain, dunque, il 2023 rappresenta un altro nuovo inizio.

Il belga è stato raggiunto dall’ex compagno alla Bahrain Stephen Williams, corridore aggressivo in grado di lottare per la classifica anche nelle brevi corse a tappe. Un profilo simile a quello dell’altro neoarrivato Nick Schultz, che a queste doti aggiunge anche una buona punta di velocità che lo rende competitivo in arrivi a ranghi ristretti. La miglior combinazione tra velocità e resistenza in salita è però probabilmente quella del sudafricano Daryl Impey, che però ormai ha 38 anni e si ritirerà a fine stagione e quindi potrebbe avere qualche difficoltà a essere protagonista con la continuità di un tempo, pur potendo comunque regalare qualche acuto come quello che l’ha portato a vincere una tappa dell’ultimo Giro di Svizzera.

L’africano è uno dei sette over 35 in un team dall’età media molto alta. Oltre ai già citati Froome, Fuglsang e Woods, infatti, c’è lo scalatore belga Ben Hermans, che l’anno scorso ha messo nelle gambe solo 18 giorni di gara complessivi a causa del long covid e che quindi punta a tornare competitivo in questa stagione, e Simon Clarke, che ha invece contratto il covid dopo essere riuscito a vincere la tappa di Arenberg al Tour e vuole ora regalarsi un 2023 simile alla stagione passata, nonostante sia risultato nuovamente positivo al coronavirus qualche settimana fa.

Nelle corse dai profili misti, poi, proveranno a essere pericolosi anche Krists Neilands Mads Wurtz Schmidt, così come i canadesi Hugo Houle, che ha chiuso alla grande il 2022 vincendo una tappa al Tour e piazzandosi al secondo posto all’Arctic Race of Norway, e Guillaume Boivin, che è invece un corridore veloce da corse di un giorno, specialista soprattutto delle pietre, già capace in carriera di chiudere in top-10 la Parigi-Roubaix. Nelle corse del Nord, poi, la squadra potrà contare su un veterano come Tom Van Asbroeck, ottavo alla Roubaix 2021, mentre il più giovane connazionale Jens Reynders dovrà soprattutto cercare di fare esperienza in queste gare.

È invece un po’ più difficile decifrare quello che potrà essere il contributo di Derek Gee, campione nazionale canadese a cronometro, promosso dall’Academy a 25 anni ormai compiuti. La cosa più probabile, comunque, è che si metta a disposizione del team, così come fanno ormai da anni anche gli israeliani Guy Sagiv Omer Goldstein e, per quanto riguarda le salite, l’elvetico Reto Hollenstein.

Le giovani promesse

Lo scorso anno i giovani sono stati tra le note liete di una stagione difficile. Il neozelandese Corbin Strong, ad esempio, dopo un breve periodo di adattamento, ha avuto subito un ottimo impatto con il professionismo, vincendo una tappa del Tour of Britain e piazzandosi nelle corse di un giorno adatte a corridori veloci e resistenti, come la Coppa Bernocchi chiusa al secondo posto. A proposito di piazzamenti, poi, il tredicesimo posto al Tour Down Under conferma le qualità di Sebastian Berwick, corridore australiano classe ’99, che sembra essere in grado di migliorare ancora in salita e che sin da subito potrebbe essere già una pedina fondamentale per i capitani. Dall’Oceania arriva anche Taj Jones, corridore già professionista da un anno e mezzo e dotato di un ottimo spunto veloce. Per il 22enne, già autore di qualche buon piazzamento, il 2023 potrebbe essere la stagione nella quale provare a fare il salto di qualità.

La compagine israeliana, però, ha deciso di investire molto sulla sua Academy, promuovendo tre uomini in prima squadra. Oltra al già citato Gee, infatti, fanno il salto nel professionismo anche Marco Frigo Mason Hollyman, ai quali si aggiunge anche l’altro neopro’ Matthew Riccitello, che aveva già corso da stagista la seconda parte della scorsa stagione dopo un anno e mezzo alla Hagens Berman Axeon, tradizionale fucina di talenti diretta da Axel Merckx. Corridore con caratteristiche da scalatore, l’azzurro è stato in grado nelle scorse annate di conquistare il titolo italiano Under-23 e di assaggiare il professionismo conquistando anche un paio di vittorie in corse di categoria UCI .2, e quest’anno proverà a migliorarsi correndo soprattutto le gare a tappe di una settimana. Scalatori sono anche lo statunitense Riccitello e il britannico Hollyman, che si sono messi in evidenza anche loro sia a livello giovanile che già tra i professionisti. Entrambi dovranno ovviamente sfruttare questa stagione per crescere e capire se possono già competere a buon livello, anche se il primo sta già facendo vedere buone cose alla Vuelta a San Juan.

Organico Israel-Premier Tech 2023

Contatti
ISRAEL – PREMIER TECH
CYCLING ACADEMY LTD
Or Towers Building B, 6th Floor. Hanechos Het. 4st
6971069 Tel Aviv
ISRAELE
Email: info@cyclingacademy.org
Sito: https://israelpremiertech.com/
Organico
BERWICK Sebastian 15.12.1999
AUS
BOIVIN Guillaume 25.05.1989
CAN
CLARKE Simon 18.07.1986
AUS
EINHORN Itamar 20.09.1997
ISR
FROOME Chris 20.05.1985
GBR
FUGLSANG Jakob 22.03.1985
DEN
GEE Derek 03.08.1997
CAN
GOLDSTEIN Omer 13.08.1996
ISR
HERMANS Ben 08.06.1986
BEL
HOLLENSTEIN Reto 22.08.1985
SUI
HOULE Hugo 27.09.1990
CAN
IMPEY Daryl 06.12.1984
RSA
JONES Taj 26.07.2000
AUS
NEILANDS Krists 18.08.1994
LAT
NIZZOLO Giacomo 30.01.1989
ITA
REYNDERS Jens 25.05.1998
BEL
SAGIV Guy 05.12.1994
ISR
SCHULTZ Nick 13.09.1994
DEN
STRONG Corbin 30.04.2000
NZL
TEUNS Dylan 01.03.1992
BEL
VAN ASBROECK Tom 19.04.1990
BEL
VANMARCKE Sep 28.07.1988
BEL
WILLIAMS Stephen 09.06.1996
GBR
WOODS Michael 16.02.1990
CAN
WÜRTZ SCHMIDT Mads 31.03.1994
DEN
ZABEL Rick 07.12.1993
GER
Neoprofessionisti
FRIGO Marco 02.03.2000 ITA
HOLLYMAN Mason 25.06.2000 GBR
RICCITELLO Matthew 05.03.2002 USA
Staff
General Manager CARLSTRÖM Kjell 18.10.1976 FIN
Direttore Sportivo VERBRUGGHE Rik 23.07.1974 BEL
Ass. Direttore Sportivo ANDRLE René 01.04.1974 CZE
Ass. Direttore Sportivo BAUER Steve 12.06.1959 CAN
Ass. Direttore Sportivo BEWLEY Samuel 22.07.1987 NZL
Ass. Direttore Sportivo BLATTER Jens 18.02.1977 SUI
Ass. Direttore Sportivo DEMOL Dirk 04.11.1959 BEL
Ass. Direttore Sportivo DEMPSTER Zakkari 27.09.1987 AUS
Ass. Direttore Sportivo GUERRERO CELAYA Oscar 03.06.1971 ESP
Ass. Direttore Sportivo MANDRI Rene 20.01.1984 EST
Ass. Direttore Sportivo PEKATCH Dror 15.05.1981 ISR
Ass. Direttore Sportivo PLAZA Ruben 29.02.1980 ESP
Ass. Direttore Sportivo VAN LANCKER Eric 30.04.1961 BEL

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