SpazioTalk #60: Dal Giro al Tour, passando per Delfinato e Svizzera (con Bernal, Caruso, Ganna, Colbrelli e Thomas)
Il Giro d’Italia 2021 incorona Egan Bernal, ora cresce l’attesa per il Tour de France 2021. Amiche e amici appassionati di ciclismo, benvenuti alla 60.ma puntata di SpazioTalk, il podcast di approfondimento targato SpazioCiclismo in cui ogni settimana trattiamo i temi più caldi del nostro sport prediletto con dibattiti e interviste ai protagonisti della strada. Questo episodio passa in rassegna i risultati e i pronostici delle principali corse in calendario in questo periodo dell’anno. Archiviata la corsa rosa, tocca a Giro del Delfinato 2021 e Giro di Svizzera 2021 lanciare l’avvicinamento alla Grande Boucle, appuntamento clou della stagione per molti corridori.
La puntata inizia con il bilancio della corsa rosa, in cui Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) si è confermato tra i grandi di quest’epoca andando a conquistare da padrone il secondo Grand Tour della sua carriera. Con le parole del colombiano e del secondo classificato Damiano Caruso (Bahrain Victorious) valutiamo cosa può aver portato ai primi due classificati quest’esperienza sulle strade italiane. Con l’aiuto di Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers) parliamo invece del Giro d’Italia degli italiani, che hanno ottenuto in tutto sette successi e appunto il secondo posto in classifica generale, probabilmente più di quanto ci si aspettasse alla vigilia. Una conferma della crescita del movimento, che dovrà essere confermata in futuro.
Nel frattempo all’estero si stanno correndo le competizioni in avvicinamento al Tour de France 2021. Il Giro del Delfinato 2021 ha visto finora un Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious) grande protagonista: con le parole del bresciano, riviviamo il suo successo di oggi dopo due secondi posti. Con le parole di Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) sulla cronometro di domani valutiamo invece le possibilità degli uomini di classifica generale, cercando di abbozzare qualche pronostico. Infine qualche riflessione sul Giro di Svizzera 2021, anch’esso costellato di grandi nomi alla partenza.
Qui di seguito la puntata completa che potete ascoltare direttamente da questa pagina, ma ci potete trovare anche sulle migliori piattaforme di streaming dedicate come Apple Podcast, Castbox, Deezer, Google Podcast o Spotify, Spreaker (non esitate a contattarci per indicarci se non ci trovate su quella che usate solitamente).
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Grazie Mauro,Grazie Auro,Grazie a tutti coloro che ci hanno rinvigorito la vita attraverso momenti di sussulto culturale,sportivo e sociale.E’ andato tutto bene e questo Vi fa’ onore.La Nazione,anche quella dei non ciclisti,si sono appassionati alle meravigliose riprese televisive.I ciclisti,come al solito meravigliosi!
Nel 2010,iniziai uno dei tanti articoli sulle nuove frontiere del nostro sport affermando
”Il CICLISMO AGONISTICO SU STRADA è uno sport ben inserito nel terzo millennio.La bicicletta,infatti,è il simbolo della connessione fra antico e moderno,rispettoso dell’ambiente,leggero ed ecologico.L’atleta,svincolato dalla dipendenza del motore,rivaluta le sue capacità fisiche senza rinunciare alla velocità,all’acrobazia,al coraggio,all’avventura.Ci vogliono solo idee nuove per soddisfare le mutate esigenze della società,ci vuole coraggio a cambiare,se pur con gradualità ,certe abitudini radicate nel tempo.Solo un’approfondita analisi delle varie componenti ciclistiche porterà a rilanciarlo verso frontiere inimaginabili” .
Il Giro 2021 è moderno perche’ ha ridotto i chilometri di gara,ha inserito i traguardi volanti con abbuoni(meglio se piu’numerosi con abbuoni e punti insieme),la valenza delle salite e dei circuiti.La Rai,con la diretta dei primi chilometri,ci ha regalato la tensione pistaiola che vige nel gruppo.
Certo,un’opera organizzativa cosi’ complessa richiede tanta osservazione per svilupparla meglio.Mi permetto di suggerire alcune iniziative:
*Curare al massimo gli ultimi 10 km degli arrivi in pianura.La velocita’ è elevatissima per un gruppo di oltre 100 corridori.Basta spartitraffico con restringimenti.Se fossero presenti,sostituiamo gli addetti con lo sbandieratore elettronico(Foto1).Eviteremo il suo investimento e la caduta dei ciclisti per anticiparli con la moto.Infatti,negli ultimi chilometri delle tappe in pianura ,nessuno dovrebbe superare i corridori, come sottolineato anche da Ganna.
*La premiazione Finale merita una scenografia migliore.Il Giro è uno spettacolo sportivo diffuso nel mondo ,necessita di un palco significativo che va’ oltre l’importanza degli sponsor(Foto 2).Il Tour fa’ scuola(Foto 3).I nostri sfondi non hanno niente da invidiare.Sono per la crono il sabato,la passarella la domenica e la cerimonia finale in pompa magna, nelle prime ore serali.
*Per concludere ,insieme ad un forte applauso a tutti i ciclisti arrivati a Milano,do’ una tiratina d’orecchio ai primi tre arrivati perche’ non si sono tolti il berretto durante l’inno nazionale della Colombia(Foto 4).Non me ne vorranno,i forti atleti,ma proprio lo dovevo dire!
Cordiali saluti Gianfranco Di Pretoro