Giro d’Italia 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Joao Almeida (UAE Team Emirates): Il portoghese fa oggi quello che praticamente mai gli si era visto fare sinora in carriera. Confermando una condizione eccezionale che già a Bergamo lo aveva portato a testare la gamba dei rivali, oggi fa molto di più. Ben supportato dai compagni che gli preparano il terreno, la Maglia Bianca è il più generoso nel gruppetto dei migliori che è stato lui a selezionare. Alla fine solo Geraint Thomas riesce a riprenderlo, e forse ne aveva anche un po’ di più, ma per il 24enne lusitano arriva un meritato successo di tappa, il suo primo in un Giro che da anni lo vede ormai fra i protagonisti. Applausi anche ai suoi compagni, che fanno esplodere il gruppo.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): Il gallese resta tranquillo tutto il tempo, lasciando che siano gli altri a scoprire per primi le proprie carte, o che provino a coprirne la mancanza. Quando capisce bene i rapporti di forza, piazza lo scatto decisivo, quello che cambia le sorti di una giornata in cui altrimenti i distacchi sarebbero stati ancor più ridotti. Perfetto nella gestione spazio-temporale, assesta un colpo importante per andarsi a riprendere una Maglia Rosa che togliergli sarà tutt’altro che semplice, anche se i distacchi sono ancora minimi.

Eddie Dunbar (Team Jayco-AlUla): Assente dai GT dal 2019, quando corse quello che in realtà ad oggi era il suo unico, l’irlandese ribadisce oggi che le sue ambizioni erano più che giustificate. Determinato nel far rimpiangere alla Ineos di averlo lasciato andare e mai supportato davvero, il classe 1996 è il nome a sorpresa nel quartetto di testa, affermandosi di diritto tra i migliori scalatori di questo Giro d’Italia. Nelle prossime tappe di montagna, assieme all’ottimo Filippo Zana, sarà ancor più pericoloso e tatticamente potrebbe avere delle carte da giocarsi per fare ancora meglio.

FLOP

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Riesce a limitare molto bene i danni grazie a San Kuss, ma oggi subisce una sconfitta che sicuramente non ci voleva in una delle giornate più adatte a lui. Se tutto sommato il distacco è ancora molto ridotto e gran parte va imputato alle cadute dei giorni precedenti, a questo punto non resta molto tempo per sperare in un recupero. Il Giro è ancora aperto, ma lui sarà in grado di giocarsi le sue carte fino in fondo?

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious): Stavolta l’esperto corridore siciliano non riesce a seguire i migliori. D’altro canto lui non ha mai detto di essere effettivamente qui per vincerlo questo Giro, consapevole della forza dei rivali, tuttavia quanto aveva mostrato sinora era di ottimo auspicio perché quando succedeva qualcosa lui era sempre lì, pronto, a sgambettare agilmente con i primi (e forse la delusione è più per le alte aspettative parzialmente deluse che per la sua reale prestazione). Anche oggi, fino al momento, del cambio di ritmo decisivo sembrava ancora brillante, ma poi si è dovuto affidare al compagno Santiago Buitrago per restare a galla. Resta comunque una splendida Top5 per cui lottare – e non è certo poco.

Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): Un altro flop molto doloroso, ma purtroppo oggi il francese stecca malamente. Se stamani ancora sognava il canto del cigno, con la possibilità ancora concreta di potersi giocare le sue carte per una importante posizione in classifica generale, oggi è tra coloro che perdono più terreno, non riuscendo neanche a seguire il ritmo del gruppetto dei battuti. I due minuti persi oggi ormai sembrano tagliarlo fuori definitivamente dalla lotta per la classifica, ma potrebbero permettergli di giocarsi meglio le sue carte per giocarsi altri obiettivi, partendo da quella vittoria di tappa che forse vorrebbe anche più di una Top5, a questo punto della sua carriera ormai quasi finita.

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