La prima tappa alpina del Giro d’Italia 2022 non cambia la classifica generale. Ad eccezione di Guillaume Martin (Cofidis) che con un lungo attacco è riuscito a rientrare in top 10, gli altri big di questa Corsa Rosa sono arrivati al traguardo tutti assieme, con un ritardo di 7’48” dal vincitore di giornata Giulio Ciccone (Trek-Segafredo). Neanche la Bora – Hasngrohe di Jai Hindley ha provato a mettere in difficoltà Richard Carapaz (Inoes Grenadiers), a differenza di quanto fatto il giorno prima nella tappa torinese, quando la squadra tedesca ha fatto esplodere la corsa lontano dal traguardo. L’australiano guarda comunque con fiducia alla terza settimana di corsa, consapevole che ci sarà tanto spazio per attaccare.
“Credo che ci fossero tanti corpi stanchi – ha dichiarato il classe 1996 a VeloNews – Ho avuto la sensazione che tutti volessero soltanto arrivare al traguardo, archiviare la giornata e pensare al giorno di riposo. Immagino che sia stato un po’ noioso, ma cosa possiamo farci, i Grandi Giri sono una lotta lunga. È stata una giornata dura ieri (sabato, ndr) ed era molto dura anche oggi (ieri, ndr), ma credo che tutti fossimo un po’ cauti. Penso che se la salita finale fosse stata un po’ più dura, allora lo scenario sarebbe stato diverso“.
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