Giro d’Italia 2022, il deragliatore che fa discutere non ha infranto alcuna regola ed è stato approvato dall’UCI

Prime polemiche al Giro d’Italia 2022. Ad animare gli esperti di biciclette sono le immagini del nuovo deragliatore della Israel Premier – Tech, un innovativo sistema ideato dalla CeramicSpeed che va a coprire e proteggere il deragliatore, sfruttando la propria forma per andare a cercare quei marginal gains che sono parte integrante dell’innovazione e della ricerca di team e aziende. A far discutere, dopo la prima segnalazione di cyclingnews che ha notato il pezzo sulle bici della Israel – Premier Tech (ma lo hanno usato anche Astana Qazaqstan e Intermarché – Wanty – Gobert), sono due punti in particolare del regolamento UCI. Si tratta dell’articolo 1.3.024 e dell’articolo 1.3.006, che si inseriscono nell’ampio contesto di cosa può essere utilizzato o meno sulle bici da corsa dei professionisti.

Nello specifico, il primo articolo sancisce che “è vietato qualsiasi dispositivo aggiunto o fuso nella massa del mezzo destinato a diminuire o tale da produrre l’effetto di diminuire la resistenza alla penetrazione nell’aria o di accelerare artificialmente la propulsione, come schermi protettivi, fusoliere, carenature o altro”. Il secondo invece è quello per cui quel che viene utilizzato dai professionisti deve essere disponibile al pubblico. Esiste tuttavia una eccezione e la possibilità di ottenere una deroga dall’UCI, come ben spiegato dal regolamento: “Il materiale deve essere di tipologia commercializzata affinché possa essere utilizzata da tutti i praticanti dello sport ciclistico. Ogni equipaggiamento in fase di sviluppo e non ancora disponibile alla vendita (prototipo) deve essere oggetto di una richiesta di autorizzazione presso l’Unità Materiali dell’UCI prima del suo utilizzo. L’autorizzazione sarà accordata solo per gli equipaggiamenti che si trovino in fase finale di sviluppo e per i quali la commercializzazione inizierà al più tardi entro i 12 mesi successivi al primo utilizzo in
gara”.

A confermare che è tutto in regola è Michael Rogers, ex professionista ora Responsabile del settore strada e innovazione: “L’UCI è a conoscenza di questo prodotto ed è stata in contatto con il produttore. Il prodotto è considerato una gabbia del deragliatore e quindi una parte strutturale del deragliatore posteriore. Per quanto riguarda la disponibilità in commercio, il prodotto rientra nelle regole previste dall’articolo 1.3.006”. Il deragliatore “Aero OSPW Derailleur Cage” dovrebbe infatti essere disponibile al pubblico a partire dal 21 giugno al prezzo di 800 dollari: rientriamo dunque ampiamente nei dodici mesi previsti dal regolamento.

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