Giro d’Italia 2021, Tim Merlier vincente all’esordio: “Non ho parole, ma sapevo di poter fare bene”

Non poteva iniziare nel modo migliore il Giro d’Italia 2021 di Tim Merlier. Alla prima partecipazione in un grande giro il velocista della Alpecin – Fenix coglie subito l’occasione trionfando con autorevolezza nella prima volata a disposizione. Per l’ex campione nazionale l’ennesima dimostrazione di essere ormai tra i velocisti di riferimento in gruppo, confermando la grande crescita dell’intera formazione professional belga, che a sua volta coglie subito un successo alla sua prima presenza in un GT (e questo senza il grande leader e trascinatore Mathieu Van Der Poel). Grazie al successo il belga va inoltre ad indossare la Maglia Ciclamino, che al momento non sembra un obiettivo, ma chissà che non lo possa diventare con il passare dei giorni.

“Sono molto contento di questa vittoria, era la mia prima volata in un grande giro – commenta entusiasta dopo il traguardo – Sapevo che era importante essere ben posizionati all’ultima rotatoria. Sul rettilineo finale ho pensato solo ad andare a tutta. Sono partito da lontano, circa ai meno 250 metri dal traguardo. Mi sentivo bene e ho avuto energie a sufficienza per conquistare questo successo. La mia preparazione in altura è stata buona ed ero fiducioso sui risultati che avrei potuto ottenere”.

Alla partenza aveva parlato della necessità di trovare la giusta fiducia per poter essere competitivo con i migliori. Uno stato mentale che sembra aver trovato e che sembra chiaramente non mancargli dopo questo splendido trionfo: “Sapevo che quando sono in buona posizione posso giocarmela. Sono riuscito a trovare il posto e il momento giusto. Ora speriamo di continuare così e avere altre occasioni per provarci”.

Ovviamente, se da un lato c’era fiducia di poter ottenere questo trionfo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e la speranza di poterci riuscire non rende certo meno emozionante aver coronato l’obiettivo. “Non ho parole – aggiunge – Non riesco neanche ad esprimere quel che mi passa per la testa. Inoltre, sono dieci anni che Wouter Weylandt e oggi è una giornata speciale. Da ragazzi abbiamo corso spesso contro…”

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