Giro d’Italia 2021, Pavel Sivakov: “La corsa sarà molto incerta, la nostra forza è di poter avere più carte da giocarsi”

Pavel Sivakov pronto per qualsiasi scenario al Giro d’Italia 2021. Nonostante la presenza di un compagno di squadra come Egan Bernal, il corridore della Ineos Grenadiers non partirà da Torino con il ruolo di gregario del colombiano, ma cercherà comunque di rimanere in classifica per giocarsi le proprie chances, pur essendo pronto a mettersi a disposizione del capitano se necessario. Il 23enne russo, reduce da un Tour of the Alps chiuso in sesta posizione, ha già concluso la Corsa Rosa nella top ten, nel 2019, dunque non è da escludere un suo exploit in questa edizione, per tentare magari di ripetere quanto fatto da Tao Geoghegan Hart lo scorso ottobre.

Ogni corridore sogna la Maglia Rosa – ha esordito Sivakov – Sono qui anche io con quello in mente. Sono comunque tre settimane dure, io mi sono preparato bene e ho avuto una buona preparazione, anche se la caduta al Tour of the Alps ha cambiato un po’ i piani, ma sto bene ora. Ovviamente resta un sogno per me poter vincere il Giro e farò del mio meglio. Non sono l’unico capitano in squadra, ma sono pronto anche a lavorare per il team in base alle circostanze. Ovviamente, bisogna sempre pensare di poter vincere quando si prende il via di una corsa come questa”.

Il russo sembra dunque convinto di potersi giocare le proprie carte nonostante la presenza di Bernal: “Bernal se è qui è in buona forma. Ha già vinto il Tour e non sarebbe qui se non si sentisse bene. Cercherò di stare il più in alto possibile, il piano per me è di non perdere tempo e vedere cosa succede in seguito. La nostra forza è di poter avere più carte da giocarsi, vedremo cosa succederà strada facendo. Non so se siamo i grandi favoriti, ma ovviamente siamo qui per conservare il titolo conquistato lo scorso anno da Tao“.

“Non vedo l’ora di iniziare la corsa – ha proseguito, entusiasta, il classe ’97 – Non ho tappe specifiche in mente, ci sono tante tappe bellissime. Sicuramente l’ultima settimana sarà decisiva, se sto bene potrò anche godermela. Ci sono tappe epiche come quella di Montalcino, lo Zoncolan, ma la seconda parte è sempre molto interessante”.

La corsa sarà sicuramente molto incerta – ha proseguito il corridore della Ineos Grenadiers – Abbiamo visto anche negli ultimi anni che corridori che hanno perso un bel po’ di tempo nella prima settimana poi sono riusciti a rimontare nell’ultima e vincere, cosa che non succede al Tour”.

Il 23enne ha poi elencato i possibili avversari: “Se dovessi fare una lista ovviamente direi Simon Yates, forse il favorito numero uno, volava al Tour of the Alps. Poi sicuramente anche i ragazzi della QuickStep, con Remco, Almeida e Masnada, ma anche Carthy sta bene, così come Vlasov. E sicuramente sto dimenticando qualcuno, con la possibilità anche di una sorpresa, è una corsa molto aperta con molti nomi interessanti, vedi anche Landa e Bilbao. È una corsa in cui non puoi focalizzarti su un solo avversario“, ha concluso Sivakov.

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