Giro d’Italia 2017, e se non ci fosse stata cronometro?

Facciamo un gioco inutile. Proviamo a vedere il vincitore del Giro d’Italia 2017 al netto delle cronometro. Non serve a molto, anzi, in realtà nel concreto non serve a niente, ma qualche indicazione la dà lo stesso. Come, ad esempio, notare che un corridore come Thibaut Pinot (FDJ), venuto alla Corsa Rosa anche perché la presenza delle crono avrebbe potuto favorirlo, in realtà ha fatto tutt’altro. Oppure si potrebbe osservare come effettivamente Nairo Quintana (Movistar) sia stato il più forte in salita, per quanto spesso non abbia dato questa impressione seguendo le singole tappe. Per chi volesse concorrere al premio GAC, si potrebbe persino notare che Tom Dumoulin (Team Sunweb) ha vinto il #Giro100 a cronometro.

Come detto, l’esercizio serve a poco perché il Giro è stato già assegnato e perché, anche in termini di ragionamento, ovviamente tutti avrebbero corso in maniera diversa le singole tappe se non ci fossero state le cronometro a rimodellare la classifica. Difendersi o attaccare sarebbe stata una scelta completamente diversa in base alle circostanze. La classifica giorno per giorno sarebbe stata diversa e con altri sfide e confronti, anche per la maglia bianca che il calcolo meramente numerico assegna ad Adam Yates (Orica-Scott) al posto di Bob Jungels (Quick-Step Floors), con Davide Formolo (Cannondale-Drapac) a quel punto anche molto più vicino.

Senza voler rifare la tattica di un Giro che in definitiva non è esistito, sul cui podio Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) non sarebbe salito, questo dunque il risultato di questo confronto principalmente ludico che sta girando in queste ore sui social.

 

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