#SpazioTalk, Filippo Zana: “Non ho ancora realizzato di essere campione italiano. Ora riposo un po’”

Filippo Zana è l’uomo del momento del ciclismo italiano. Il 23enne della Bardiani-CSF-Faizanè ha appena conquistato il Campionato Italiano 2022, vincendo la prova in linea in uno sprint a quattro. Soltanto poche settimane prima, il giovane talento aveva ottenuto anche la classifica generale dell’Adriatica Ionica Race 2022, confermando l’ottimo momento di crescita dopo la partecipazione al Giro d’Italia 2022. Il campione italiano su strada ha concesso un’intervista esclusiva a SpazioCiclismo, che abbiamo trasmesso anche all’interno del nostro podcast settimanale SpazioTalk.

Com’è la prima settimana da campione italiano?
Ancora non ci credo. Ero andato tanto per farlo, non avrei mai pensato di tornare con la maglia. Per me è un’emozione indescrivibile. Non ho ancora realizzato del tutto.

Quando hai capito che sarebbe potuta essere la tua giornata?
Solo alla fine. Nemmeno ai 500 metri dall’arrivo pensavo di poter vincere. Poi però in volata me la sono giocata, ho fatto il mio sprint ed è andata bene.

Sulla carta pensavi di essere battuto da Battistella e Rota?
Sì, sicuramente. Avevo già pensato: “Beh dai, ottimo podio oggi”. Invece è arrivata la vittoria.

Che effetto fa essere nell’albo d’oro dopo corridori come Nibali, Aru, Viviani e Colbrelli?
Fa un bell’effetto. Spero di onorarla come hanno fatto loro, anche se so che sarà difficilissimo. Ho poca esperienza, loro erano già molto più esperti. Ho questa maglia sulle spalle, cercherò di onorarla al massimo.

Un campione italiano così giovane è un buon segnale per tutto il movimento. Senza avere pressione, ti fa piacere essere uno dei nomi della nuova generazione di italiani?
Sicuramente. C’è ancora da lavorare tanto tanto. La strada è quella giusta, ma bisogna lavorare molto. Penso ci siano tanti italiani giovani forti. Adesso è finito un ciclo, ne sta iniziando un altro. Ora c’è questo buco, ma torneremo ad alti livelli tra qualche anno. Spero di esserci anche io.

A fine corsa c’è stato il bellissimo abbraccio con Visconti. Vi eravate parlati, prima?
Sì, siamo stati compagni di squadra e ci sentiamo ancora. Era la sua prima gara da commentatore e l’ho vinta, è stato bellissimo e ci siamo emozionati entrambi. Devo ringraziarlo per tutti i consigli che mi ha dato, sono cresciuto tanto anche grazie a lui e spero di continuare a farlo.

Quale sarà la prima corsa con questa maglia?
Adesso riposerò un po’ e tornerò a correre ad agosto, al Sazka Tour in Repubblica Ceca. Prima ho bisogno di recuperare un attimo. Poi non so quali corse farò, bisogna vedere gli inviti. Comunque poi ci saranno le gare in Italia a settembre, quelle le faremo sicuramente.

Giugno è stato un mese di svolta per la tua carriera.
Nella prima parte di stagione non ero soddisfatto, non riuscivo a trovare le sensazioni giuste. Sono arrivate dopo il Giro, all’Adriatica e al campionato italiano, che hanno ripagato i sacrifici e le sofferenze. Spero di continuare così. Ora riposo, poi vorrei fare un’ottima seconda parte di stagione.

Vuoi fare qualche dedica?
Dedico la vittoria a tutte le persone che nei periodi non riuscivo ad andare mi sono state vicine e mi hanno dato la carica per continuare. Il team, la mia ragazza, gli amici, i manager.

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