Giotti Victoria-Savini Due, il 2021 di Andrea Guardini partirà dalla Turchia: “Metteremo le basi per la stagione con un mix di corse e training camp”

La seconda stagione in maglia Giotti Victoria – Savini Due di Andrea Guardini è alle porte. Dopo una grande incertezza sul calendario, minato dalla pandemia, i nodi si stanno sciogliendo e lo sprinter veronese è pronto per iniziare dalla Turchia con Grand Prix Alanya e Grand Prix Gazipasa, eventi 1.2 in programma il 6 e 7 febbraio prossimi. 32 anni il prossimo giugno, Guardini è approdato alla squadra italo-rumena lo scorso anno dopo due stagioni non brillantissime alla Bardiani-CSF. Le sue ultime vittorie risalgono allo scorso settembre, in occasione della prima e della quinta tappa del Giro di Romania, e oggi racconta in esclusiva a SpazioCiclismo come sta preparando il suo 2021.

Andrea, facciamo un passo indietro: durante il lockdown avevi prospettato due situazioni, da quella più pessimistica senza corse dove i team avrebbero anche potuto ingaggiare i corridori in base ai risultati delle corse virtuali a quella più favorevole con un calendario gare di tre mesi. Come è andato alla fine il tuo 2020?

Ai WorldTeams è andata bene perché hanno corso per tre mesi. Per noi delle Continental è andata peggio, siamo riusciti a correre per circa un mese e mezzo. Poche corse ma ho ottenuti ottimi risultati con due successi al Giro di Romania che non sono bastati a creare interesse su di me da parte di squadre di categoria superiore. Mi sento al centro di questo progetto e ho grandi motivazioni per far bene in questa stagione in tandem con Stefano Giuliani: lui sta facendo di tutto per far crescere questa squadra a livello sportivo e manageriale lottando contro la crisi causata dalla pandemia che sta rallentando i programmi. Io, insieme ai miei compagni, farò lo stesso contro gli avversari per vincere e dare la maggior visibilità alla squadra e agli sponsor.

Come hai preparato la prima parte di questa stagione?

Ho chiuso il 2020 vincendo quindi il morale è davvero alto. Ovviamente la pandemia e le numerose corse cancellate, dall’Australia all’Asia fino a diverse competizioni in Europa ci hanno lasciato in una situazione di totale incertezza che continuerà almeno fino a maggio o giugno. Detto questo, da una decina di giorni per noi la situazione si è meglio definita e a febbraio saremo in Turchia: nonostante la cancellazione del Tour of Antalya, saremo impegnati il 6 e il 7 in due gare poi effettueremo un training camp sempre in Turchia e altri due giorni di gare il 2o e il 21 di febbraio per raggiungere una buona condizione per affrontare al meglio gli appuntamenti italiani di marzo cioè Laigueglia (3), Larciano (7) e la Coppi e Bartali (23-27), quella dove posso provare a far bene.

I tuoi obiettivi stagionali?

Semplice: il mio obiettivo è sempre quello di vincere ma non vedo l’ora che si riesca a sconfiggere questa pandemia e tornare alla normalità. Oltre agli avversari, questa stagione per me sarà particolarmente difficile per due motivi: la cancellazione del calendario asiatico mi toglie tante opportunità di sprintare e il calendario ridotto spinge i WorldTeams a chiedere di partecipare a gare dell’Europe Tour togliendo posti alle formazioni Continental. Diventa sempre più difficile ottenere gli inviti. Sicuramente voglio far bene al Giro di Ungheria a maggio perché il livello è davvero alto e lo scorso anno ho solo sfiorato il podio. Voglio dimostrare a me stesso, alla squadra e ai tifosi che posso vincere contro avversari di altissimo livello.

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