Vuelta a Burgos 2021, Aleksandr Vlasov ha studiato Picon Blanco in ottica Vuelta a España

Aleksandr Vlasov, al mattino, azzecca come andrà la terza tappa della Vuelta a Burgos 2021 e punta gli occhi sul Picon Blanco in ottica Vuelta a España 2021. Il capitano della Astana – Premier Tech dopo il cinquantanovesimo posto nella prova in linea di Tokyo2020 prosegue la sua preparazione in vista del grand tour iberico partecipando alla breve corsa a tappe 2.Pro. Per lui un inizio non dei migliori visto che nella prima tappa, a venti chilometri dall’arrivo, è stato coinvolto in una maxi caduta che gli costerà più di nove minuti sotto lo striscione d’arrivo. Fortunatamente, nessun conseguenza fisica per il corridore del team kazako che nella terza frazione mette in luce qualche scatto per rodare la gamba.

Allo start della terza tappa della Vuelta a Burgos, il russo aveva fatto il punto sulla condizione post Tokyo in vista della Vuelta a España spiegando che “la forma non è male” che con la squadra l’obiettivo era quello di “cercare di acquisire il ritmo gara e di prepararci per la Vuelta”. Una caduta, nella tappa inaugurale della breve corsa a tappe spagnola, aveva tuttavia rischiato di presentare un conto amaro sulle ossa del giovane corridore ma, per fortuna, “è un’abrasione normale, come spesso accade quando cadi dalla bici, solo pelle”, ci conferma Vlasov.

Pur non avendo brillato, concludendo comunque con un discreto ottavo posto nel gruppetto alle immediate spalle dei primi inseguitori, al mattino era tra coloro che lucidamente sapeva cosa aspettarsi dalla tappa. Alla nostra domanda “cosa ti aspetti da questa tappa, c’è una salita nel finale ma anche una discesa, cosa potrà accadere?” aveva infatti risposto anticipando quello che poi sarebbe stato sostanzialmente l’esito della corsa: “Sicuramente la salita è molto impegnativa e lì avverrà la selezione maggiore, la discesa è veramente difficile […] se sei matto puoi vincere andando via”.

Previsione giusta quella dell’ex Viris-Vigevano; la gara si è infatti decisa proprio sulla tortuosa discesa del Picon Blanco, che ha visto Romain Bardet difendere ed incrementare i pochissimi secondi di vantaggio che aveva al GPM fino a tornare al successo dopo un lunghissimo digiuno. Probabilmente consapevole di non essere in grado di giocarsela con i migliori, ormai fuori dai giochi per la classifica generale, al mattino aveva comunque sottolineato l’importanza di fare questa salita in gara poiché sarà traguardo della terza frazione della Vuelta a España: “Farò questa salita per la prima volta quindi per me oggi è importante vederla e capirla in ottica Vuelta”.

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