Tour of the Alps 2019, Masnada sorprende la Sky con un colpo da finisseur! 4° Nibali

Fausto Masnada ha vinto la terza tappa del Tour of the Alps 2019 con un colpo da finisseur. Il portacolori della Androni-Sidermec si è imposto in solitaria sul traguardo di Baselga di Pinè allungando a 1400 metri dall’arrivo e togliendosi di ruota gli undici avversari sui quali era riuscito a riportarsi qualche centinaio di metri prima. Alle sue spalle Teo Geoghegan Hart (Sky) ha vinto la volata dei battuti precendo Rafal Majka (Bora-hansgrohe), con Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Dario Cataldo (Astana) ai piedi del podio di giornata. Resta invariata la classifica generale, che vede ancora Pavel Sivakov (Sky), oggi pilotato da un ottimo Chris Froome che ha risposto a tutte le sollecitazioni impresse da uno scatenato Nibali negli ultimi 6 chilometri, che guida con 8” di vantaggio su Jan Hirt (Astana).

La più breve frazione della corsa trentina si apre senza Giovanni Visconti (Neri-Selle Italia-KTM), costretto al forfait per i problemi provocati da un ascesso. L’avvio è come prevedibile scoppiettante, ma i primi tentativi vengono rintuzzati dal gruppo. A prendere il largo dopo poco più di dieci chilometri sono Elie Gesbert (Arkéa-Samsic) e Carlos Quintero (Manzana Postobon), sui quali riescono a riportarsi poco dopo Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Manuele Boaro (Astana), Evgeny Shalunov (Gazprom-Rusvelo), Nicola Bagioli (Nippo-fantini), Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), Joel Nicolau (Caja Rural-RGA), Fernando Barcelo (Euskadi-Murias), Simone Velasco (Neri-Selle Italia), Michele Corradini e Marco Tizza (Italia).

Con diverse formazioni rappresentate, il gruppo concede il benestare e fa lievitare il ritardo oltre i quattro minuti già al chilometro 35. A condurre l’inseguimento è la Bardiani-CSF, che lascia però presto spazio a una Ag2r La Mondiale che si impossessa delle redini del plotone ai piedi della salita di Brusago. In vetta transita per primo Quintero davanti a Gavazzi e Velasco, col gruppo che scollina a 1’30”. Gli uomini di Alexis Vuillermoz continuano a tirare anche nel successivo tratto in discesa, creando una piccola frattura che viene prontamente ricomposta dal Team Sky. Le continue sollecitazioni imposte dalle compagini transalpina e britannica fanno sì che il gruppo si presenti ai piedi della salita del Lago di Santa Colomba con poco più di un minuto da dover rosicchiare ai battistrada che, sentitisi braccati, rompono l’accordo esistito fino ad allora.

A rompere gli indugi è Gesbert, al quale replica Nibali. Si forma un sestetto con Boaro, Gavazzi, Shalunov e Quintero, ma quando il fratello d’arte accelera di nuovo è ancora il francese a replicare, passando per primo sul GPM. Al culmine della discesa i quattro completano il nuovo ricongiungimento, con anche Bagioli, Corradini, Velasco e Barcelo abili a riprendere le ruote degli ex compagni di avventura. Proprio il giovane spagnolo riparte in contropiede appena rientrato, con il solito Gesbert che gli prende la ruota andando a formare un tandem che si presenta con 20” di vantaggio sugli inseguitori e 1’05” sul gruppo al cartello dei -10 all’arrivo.

Verso Montagnaga la corsa esplode letteralmente. Dal plotone provano ad evadere Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida) e Andrey Zeits (Astana), ma il gruppo non concede loro grande margine. Non va meglio neppure a Rafal Majka (Bora-hansgrohe), la cui rasoiata svela però le intenzioni bellicose di un Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che attacca a raffica. Lo Squalo dimostra un’ottima condizione ma si trova a fare i conti con un Chris Froome (Sky) altrettanto in giornata e per nulla intenzionato a lasciare un metro. Il quattro volte vincitore del Tour de France si mette al completo servizio dei compagni di squadra Teo Geoghegan Hart e Pavel Sivakov annullando qualsiasi offensiva fino alla vetta dove si forma un piccolo gruppetto comprendente anche Jan Hirt (Astana) e Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec).

Un leggero rallentamento favorisce però anche il rientro di Aleksandr Vlasov (Gazprom-Rusvelo) e Fausto Masnada (Androni-Sidermec), col bergamasco che non ci pensa su due volte e parte subito al contrattacco a 1400 metri dall’arrivo. Stavolta Froome tentenna un istante e quando si rimette a tirare non ha più le forze per chiudere il buco creato dall’uomo di Gianni Savio, che si invola così verso un meritato successo a lungo rincorso nelle scorse settimane. Alle sue spalle Geoghegan Hart conferma il suo buono spunto veloce regolando Majka nella volata degli sconfitti, con la classifica generale che non cambia rispetto a ieri.

Ordine d’arrivo Terza Tappa Tour of the Alps 2019

Classifica Generale Tour of the Alps 2019

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