Tour of the Alps 2019, Chris Froome gregario di lusso per i suoi giovani compagni: “Se ci pensi sembra assurdo”

Chris Froome gregario modello al Tour of the Alps 2019. Il simbolo del Team Sky si è messo a pieno servizio dei suoi giovani compagni per l’ultima corsa a tappe con lo storico sponsor, lavorando alacremente in favore di Tao Geoghegan Hart e Pavel Sivakov, vincitori delle prime due frazioni della corsa andando così entrambi ad indossare la maglia di leader. Malgrado il palmarès più vincente in gruppo quando si parla di corse a tappe, il Keniano Bianco ha accettato di buon grado il suo ruolo in questa corsa, approfittandone per saggiare la gamba in un periodo dell’anno ancora piuttosto lontano dai suoi obiettivi reali.

Niente sfida diretta con Vincenzo Nibali dunque, che dal canto suo invece prova spesso ad attaccare per saggiare la gamba degli avversari, ma un confronto a distanza, con il britannico che si mette in testa al gruppo. “Quando ci pensi sembra assurdo – commenta il corridore russo a cyclingnews – Sono felicissimo di averlo qui in corsa. È stato tante volte in questa situazione e più volte mi ha detto di stare calmo, di non rispondere agli attacchi… Ci aspettavamo una tappa insidiosa, ma Chris e Tao hanno fatto un grandissimo lavoro. Alla fine non mi sono neanche sentito sotto pressione”.

Dal canto suo, Froome conferma le sue ambizioni e i suoi obiettivi in questa corsa: “Cerco di aiutare come posso, quantomeno per metterlo in posizione di vincere la corsa – aggiunge – Farò quel che posso affinché ci riesca. Non mi sento male, ho solo perso tempo in una discesa, ma le gambe sono buone. Penso di essere dove devo essere nell’ambito della mia preparazione al Tour de France. Sono quindi contento delle mie sensazioni”.

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