Israel-Premier Tech, il gm Kjell Carlström tira le somme: “Stagione positiva, il prossimo anno puntiamo ad assicurarci la licenza WorldTour”

Il 2024 è stato un anno positivo per la Israel – Premier Tech. Con 29 successi complessivi, impreziositi da ben 8 vittorie a livello World Tour, la stagione appena conclusa è stata di gran lunga la migliore da parte della squadra israeliana negli ultimi anni, lanciando così nel modo giusto la formazione guidata dal GM Kjell Carlström verso un 2025 che sarà fondamentale anche per la classifica UCI e per stabilire chi otterrà le licenze World Tour a partire dal 2026. Sin da gennaio al Tour Down Under, passando per la Freccia Vallone fino ad arrivare al Tour of Guangxi di ottobre, la Israel – Premier Tech si è dimostrata sempre costantemente in grado di lottare per dei piazzamenti importanti, a dimostrazione dell’ottimo lavoro di scouting e di sviluppo degli ultimi anni.

Per noi quella appena trascorsa è stata una stagione positiva – commenta il finlandese, General Manager della squadra israeliana – Siamo riusciti a vincere le nostre prime gare a livello World Tour, sia una corsa a tappe (il Tour Down Under) sia una corsa di un giorno (la Freccia Vallone). Oltre a questo abbiamo costantemente vinto nel corso dell’anno fino alla fine quando abbiamo conquistato due tappe al Tour of Guangxi. Anche se avevamo obiettivi ancora più ambiziosi, siamo riusciti a conquistare la maggioranza degli obiettivi che ci eravamo posti, incluso il più importante di tutti, ossia ottenere gli inviti automatici a tutti i Grandi Giri e le corse World Tour del 2025. Questo ci mette in una buona posizione nell’ultimo anno della classifica UCI per ottenere la licenza World Tour per il 2026. Anche se dovremo fare una grande stagione il prossimo anno siamo sulla giusta strada. Per il prossimo anno la squadra avrà più profondità e questo significa che saremo ancora più forti”.

Il 2024 è stato un anno importante anche per i corridori israeliani che militano nella formazione del loro Paese, capaci di conquistare cinque successi (quattro per Itamar Einhorn e uno per Oded Kogut) oltre che entrambi i titoli nazionali (conquistati entrambi da Kogut): “Per quello che riguarda la prospettiva israeliana, i nostri giovani velocisti quest’anno hanno avuto un grande impatto conquistando cinque vittorie e aiutando anche i loro compagni tutto l’anno. Questo ci fa ben sperare per il futuro e sono curioso di vederli migliorare. Ma la cosa di cui sono più orgoglioso è stato il come siamo stati in grado di creare una bellissima atmosfera e un grande spirito di squadra. Questo per me è molto importante e spero che potremo continuare su questa strada in futuro”.

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