Drôme Classic 2022, vittoria di Jonas Vingegaard! – Ottavo posto per Stefano Oldani

Jonas Vingegaard trionfa alla Drôme Classic 2022 anticipando il rientro di Guillame Martin (Cofidis) e Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) che completano il podio. Sembrava una partita a due tra il corridore della Jumbo – Visma e Juan Ayuso, ma lo spagnolo è crollato nell’ultimo chilometro ed ha subito il rientro dei due francesi che a loro volta avevano appena staccato Julian Alaphilippe. Per il neerlandese  si tratta della prima vittoria stagionale mentre Juan Ayuso si vede sfumare la possibilità di ottenere la prima vittoria in carriera da professionista. L’ex Colpack – Ballan ha corso in modo impeccabile, a mancare sono state soltanto le gambe nell’ultimo chilometro ma la vittoria di questo passo non è così lontana. Ottima prova anche quella di Stefano Oldani (Alpecin – Fenix) che chiude ottavo, primo degli italiani.

La partenza ufficiale vede sin da subito numerosi attacchi per provare a formare la fuga di giornata, tuttavia è solo dopo una ventina di chilometri, con la prima asperità di giornata, che alcuni corridori riescono a prendere un po’ di margine sul gruppo. Si tratta di Asbjorn Hellemose (Trek-Segafredo), Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) e Axel Mariault (Team U Nantes Atlantique), raggiunti poco dopo da Mathias Bregnhoj (Riwal Cycling Team) e, dopo qualche chilometro di inseguimento, anche da Thomas Denis (Go Sport-Roubaix Lille Métropole) e Johan Meens (Bingoal-Pauwels Sauces-WB). Questi sei uomini ricevono dunque il via libera dal plotone, che dopo 50 chilometri di gara concede loro un vantaggio massimo di 5’10” prima che Alpecin-Fenix e Intermarché-Wanty-Gobert si portino in testa al gruppo e inizino a recuperare. Con l’arrivo anche degli uomini dell’UAE Team Emirates, il margine dei battistrada cala rapidamente sotto i quattro minuti, scendendo a 2’30” una volta entrati negli ultimi 100 chilometri.

Nel tratto seguente, un forcing della Lotto Soudal permette di ridurre ulteriormente il distacco dalla testa della corsa, che ai -65 dalla conclusione è ormai solo di 20″. A quel punto, affrontando il Mur d’Allex, davanti perdono contatto Denis, poi ripreso dal gruppo, e Meens, che invece viene raggiunto da Pierre Latour (TotalEnergies), fuoriuscito dal plotone. I due si riportano in breve sugli altri quattro attaccanti, che tornano così ad essere in sei; questa composizione, che arriva a guadagnare fino a 45″ sul plotone, dura però poco, dato che pochi chilometri dopo Meens perde nuovamente contatto, questa volta in maniera definitiva.

Affrontando la salita del Col de la Grande Limite, il destino degli attaccanti è però ormai segnato. Dal gruppo, infatti, accelerano Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Victor Lafay (Cofidis), che vanno a riprendere i fuggitivi e scollinano con una decina di secondi su Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Lennard Kamna (Bora-hangrohe), Quinn Simmons (Trek-Segafredo) e Silvain Moniquet (Lotto Soudal) e poco meno di 30″ sul gruppo. Al termine della discesa, i quattro inseguitori riescono a rientrare sui quattro battistrada, ma sulla successiva Côte des Roberts, Ayuso e Vingegaard accelerano e staccano tutti. I due entrano negli ultimi 20 chilometri con un vantaggio di 28″ sui più immediati inseguitori e con 40″ sul plotone, che a 15 chilometri dal traguardo va a riassorbire Vansevenant, Lafay, Pacher, Kamna, Simmons e Moniquet, lanciandosi poi alla caccia della coppia al comando.

Sull’ultimo passaggio dal Mur d’Allex, è Guillaume Martin (Cofidis) a muoversi in questo senso; il transalpino viene viene subito raggiunto dai connazionali Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) e Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen), che entrano negli ultimi 10 chilometri con 21″ da recuperare su Ayuso e Vingegaard e 15″ di vantaggio sul gruppo. La gara diventa un testa a testa tra la coppia davanti e il terzetto inseguitore, in entrambi i casi c’è massima collaborazione tra i corridori che effettuano grosse trenate. Nel mentre, in gruppo la Jumbo – Visma lavora per cercar di riprendere i tre francesi, che rischiano di riacciuffare nel finale Vingegaard e Ayuso.

Sul muro finale però, il danese mette subito le cose in chiaro: parte secco e lascia sul posto il compagno di fuga che si pianta perdendo addirittura le posizioni sul podio. Da dietro, infatti, rinvengono con un accelerazione fortissima Martin e Cosnefroy che per una manciata di secondi non riescono a riprendere l’uomo della Jumbo – Visma. Inaspettato anche il calo di Alaphilippe, che si pianta sulle prime rampe e giunge all’arrivo quinto con 30″ di distacco. Ottima prestazione quella di Stefano Oldani che, in maglia Alpecin – Fenix, chiude ottavo.

Risultato Drôme Classic 2022

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