Calendario: in programma in Italia 29 corse U23, 6 femminili e 5 juniores

Il Consiglio Federale si prepara alla ripresa delle attività. Dopo aver proposto nei giorni scorsi un nuovo calendario per i professionisti, disegnando contemporaneamente anche le proposte per le donne, si è lavorato ovviamente anche al calendario nazionale delle categorie giovanili, delle quali l’appuntamento clou à il Giro d’Italia U23, previsto dal 29 agosto al 6 settembre, contemporaneo con l’inizio del Tour de France. Per il momento duqnue ci sono attualmente 29 corse in programma per quanto riguarda gli élite e U23(a cui si potrebbero aggiungere altre due in attesa di conferma), il cui Tricolore si svolgerà il 13 settembre. Sei invece le corse del calendario femminile (con una ulteriore in attesa di approvazione) , mentre sono attualmente cinque le corse del calendario juniores (a cui ci si auspica se ne possano aggiungere almeno altrettante ancora in attesa di approvazione). Cinque date anche per le manifestazioni su pista proposte all’UCI, tra le quali i Campionati Italiani Giovanili che per il momento restano in programma dal 27 al 31 luglio.

“Si tratta di uno sforzo importante in una stagione straordinaria – ha detto il Presidente Renato Di Rocco – Ringrazio le società che, nonostante le grandi difficoltà, hanno continuato, con entusiasmo, a riproporre la ricollocazione delle loro gare in calendario”. Per quanto riguarda gli eventi più importanti, ovvero l’ex Giro Baby e il Giro Rosa, la Federazione sta “lavorando affinché le gare possano avere la copertura della RAI contestualmente con il Tour”. L’obiettivo chiaramente è ottenere “una bella vetrina ed una parziale compensazione per le nostre società dopo i danni causati dalla pandemia”.

Numeri piuttosto esigui purtroppo, soprattutto per le categorie giovanili che perdono così davvero molte corse, ma è da segnalare che non sono comprese le gare di livello regionale, che si spera potranno alzare il più possibile la possibilità di correre per tutti i ragazzi e ragazze del movimento. Purtroppo, non sarà semplice visto il clima economico e sanitario attuale.

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