Arkéa-Samsic, Warren Barguil: “Al Tour voglio fare classifica. Punto alle Ardenne e potrei correre il Fiandre”
Warren Barguil fissa i suoi obiettivi per la nuova stagione. Il corridore della Arkéa – Samsic affronta questo 2021 con rinnovate ambizioni dopo che la scorsa stagione si è messo al servizio di Nairo Quintana, soprattutto al Tour de France. E proprio alla Grande Boucle, dove è già entrato in top10 nel 2017 e nel 2019, vorrebbe avere l’opportunità di curare la classifica generale. A questo punto sarà interessante capire se la formazione transalpina si presenterà nel GT di casa con due leader (Barguil e Quintana), oppure un possibile invito al Giro d’Italia 2021 potrebbe offrire ai due corridori l’opportunità di dividersi i gradi di capitano nelle due corse a tappe.
L’inizio di stagione di gare del corridore bretone ricalca quello dell’anno passato col suo debutto fissato al Tour de La Provence (11-14 febbraio), prima di affrontare Drôme Ardèche (27-28 febbraio) e Parigi – Nizza (7-14 marzo) ma lo stesso Barguil annuncia, in un’intervista a Le Telegramme, che “a parte le classiche delle Ardenne, il resto del mio programma non è ancora stabilito ma potrebbero esserci delle sorprese”. Poi spiega di cosa si tratta: “Lo scorso ottobre ho guardato il Giro delle Fiandre in TV e mi ha fatto venire voglia. Quindi ne stiamo discutendo con la squadra”.
Il transalpino ha fissato quelli che sono i suoi obiettivi principali per il 2021: “Come l’anno scorso, spero di andare bene durante il circuito Drôme-Ardèche. Poi punterò alla top 10 alla Parigi – Nizza. Obiettivo saranno anche l’Amstel Gold Race, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Sono andato bene nelle classiche nel 2020. Mi piacciono gli sforzi incisivi, continuerò a lavorarci prima del Tour de France che non voglio assolutamente perdere. Voglio anche affrontarlo pensando alla classifica generale. Come abbiamo visto l’anno scorso, spesso sono gli uomini di classifica a giocarsi anche le vittorie di tappa. Per quanto riguarda la classifica generale, credo di poter sperare in un posto tra il quinto e il decimo a Parigi. Ci sono già riuscito. Dopo il Tour, mi piacerebbe molto correre i Giochi Olimpici. Devo discuterne a breve con Thomas Voeckler, comunque sono un candidato”.
In questa stagione Barguil vuole avere più occasioni per mettersi in mostra in prima persona dopo un 2020 corso all’ombra di Nairo Quintana: “Avevo in squadra qualcuno più forte di me, l’ho accettato, ho rispettato il piano, ho lavorato per lui senza pensarci due volte. Ma probabilmente non ho corso abbastanza come leader. Non sapevo come cogliere l’occasione. Voglio farlo di più in questa stagione. Sento il bisogno di riaffermarmi in questo ruolo. In termini di risultati, sono stato molto, molto coerente nel 2020, voglio fare questo piccolo passo in più. A fine anno compirò 30 anni, mi trasferirò dall’altra parte. I 30 anni sono l’età della maturità”.
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