Arkéa-Samsic, la procura di Marsiglia rilascia i due membri dello staff: “Ma l’inchiesta è ancora in corso”

L’inchiesta nata durante il Tour de France 2020 intorno alla Arkéa – Samsic è ancora in corso. Se il medico e il fisioterapista della formazione transalpina che erano stati presi in custodia dalla polizia francese su indicazione della Procura di Marsiglia sono stati rilasciati nella tarda serata di ieri, la procuratrice Dominique Laurens che si occupa del caso ha tuttavia lasciato intendere che possono esserci ancora altri sviluppi ma che in ogni caso sono necessari altri approfondimenti investigativi prima di poter arrivare ad una decisione riguardo la possibile accusa, nata dopo le perquisizioni effettuate in seguito alla 17ª tappa, di “somministrazione e prescrizione, di sostanza o metodo proibito durante una manifestazione sportiva a un atleta, senza giustificazione medica”.

Gli atleti, ascoltati in forma volontaria come ha precisato anche Nairo Quintana, che ha parlato di integratori perfettamente legali, sono invece sospettati di essere stati in possesso, “senza giustificazione medica, di sostanza o metodo vietato”. Il colombiano, il cui nome non è stato mai formalizzato dalla procura così come per gli altri membri del team, ha spiegato che non si trattava di doping e di essere a disposizione per chiarire i dettagli necessari alla chiusura del caso.

“Le due persone in custodia sono state rilasciate nella notte e le persone interessate sono state rimesse in libertà – spiega in un comunicato la Laurens – Ma l’inchiesta è ancora in corso. Investigazioni e nuove udienze devono essere ancora realizzate prima di poter arrivare ad una decisione del pubblico ministero in base agli elementi raccolti”.

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