Arkéa-Samsic, avvocati di Nairo Quintana presentano il ricorso: “Non ha fatto uso della sostanza e la sanzione è ingiusta e sproporzionata”

Gli avvocati di Nairo Quintana hanno presentato il ricorso all’UCI contro la squalifica del colombiano dal Tour de France 2022. Lo stesso corridore dell’Arkéa-Samsic aveva annunciato che avrebbe rinunciato alla Vuelta per far valere le sue ragioni nel caso Tramadol e i suoi avvocati lo hanno precisato quest’oggi in un comunicato stampa. I rappresentati del colombiano hanno sottolineato anche che non si tratta di un caso di doping e che, in ogni caso, il corridore non ha fatto uso della sostanza, considerando dunque la sanzione, che puntano a far cancellare del tutto, sproporzionata e ingiusta.

“Vogliamo chiarire che questo non è un caso di doping, inteso nel contesto del doping o dell’uso di sostanze proibite per imbrogliare o per migliorare il risultato sportivo – è l’incipit del comunicato degli avvocati colombiani – Il nostro portacolori non è stato sospeso e, anzi, è stato lui, convinto della sua innocenza, a chiamarsi fuori dalla Vuelta per concentrarsi sulla sua difesa. Un gruppo di avvocati in Italia e in Colombia guidano la difesa del nostro corridore. In Colombia, al suo fianco c’è Andrès Charria, lo stesso avvocato che ha recuperato la medaglia olimpica di Maria Luisa Calle. La difesa si baserà su due aree: quella scientifica, che dimostrerà che Nairo non ha fatto uso della sostanza, e quella legale, che proverà a far cadere una sanzione che è chiaramente ingiusta e sproporzionata”.

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