Alpecin-Fenix, Mathieu van der Poel ha la sua lista: “Potessi scegliere, farei recuperare le Monumento e le classiche delle Ardenne”

Come tutti, Mathieu van der Poel è costretto ai “box” per via dello stop totale dovuto al Coronavirus. Il neerlandese stava per buttarsi nella stagione delle classiche, dopo aver fatto sfracelli in quella del ciclocross, ma la stagione si è interrotta ben prima che lui potesse lasciare il segno. Per lui, come per tutti gli altri professionisti, queste sono settimane di grande incertezza, visto che non si può sapere quando si riprenderà a correre e con quali appuntamenti in calendario. Il fenomeno di Kapellen ha spiegato i suoi punti di vista durante una diretta allestita da Sporza aperta anche alle domande dei tifosi da casa.

“Fare le classiche del pavé in autunno? Certo che mi piacerebbe, sempre che si faccia – le parole di Van der Poel –  Ma nessuno può sapere quanto durerà questa situazione. Se potessi scegliere, farei in modo che si corrano i Monumenti saltati (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi – ndr) e magari alcune classiche delle Ardenne. Così ogni tipo di corridore potrebbe avere il suo spazio”.

Il neerlandese mostra, al momento, di non soffrire molto l’inattività: “Non è un periodo mentalmente difficile per me. Io sono già stato in grado di gareggiare con la stagione di ciclocross in inverno e ho già avuto le competizioni. Penso che sia più complicato per i miei colleghi che fanno solo strada. Io, se tutto va bene, ho ancora 10-15 anni per affrontare le classiche. La situazione è una merda (sic!) per tutti, ma per fortuna possiamo ancora uscire in bicicletta. Ora non sono preoccupato”.

Allenamenti particolari? “No, non sto lavorando a nulla di specifico. È solo questione di rimanere impegnati e mantenere la forma fisica di base. Una volta che avremo un appuntamento cui guardare, potremo allenarci di nuovo verso qualcosa di definito. Come sto? Sono stato un po’ malato alla Volta ao Algarve 2020 e dopo mi sono allenato molto bene in un periodo di allenamento in Spagna. Stavo preparando principalmente il dittico Giro delle Fiandre – Parigi-Roubaix. Ero nei tempi previsti, ma ora nessuno può dire che effettivamente lo fossi”.

Van der Poel parla anche di quelli che possono essere i timori legati a questo periodo, suoi e dei colleghi: “Posso immaginare che alcuni si trovino in un momento difficile e possano chiedere aiuto a un mental trainer, soprattutto quelli che dovrebbero spingere perché non hanno un contratto per i prossimi anni. Io ho paura di prendere il Coronavirus. I polmoni possono rimanere condizionati per sempre e non è una buona cosa per un atleta. Ho letto molto del Covid-19 ma non sai a cosa credere e a cosa no. Anche le persone che non ne sanno nulla dànno la loro opinione.

VDP ha poi risposto alle domande dei tifosi. “Cosa faccio quando non mi alleno? giusto ieri ho aiutato a pulire le sedie del giardino, ma devo dire che in casa fa quasi tutto la mia ragazza. Sono abbastanza pigro per questo e gioco molto a  Fortnite. Il Tour de France? Vincerlo non è alla mia portata. Quando lo affronterò, dovrò concentrarmi su altre cose, come la Maglia Verde. La Maglia Gialla è oltre il mio potenziale”.

Che ne pensa di Remco Evenepoel? “Ho corso con lui in Algarve è stato piuttosto impressionante. Difficile dire cosa possa vincere. Il Tour de France è diverso, è una corsa di tre settimane, ma un Grande Giro credo proprio possa portarlo a casa. Di certo io non potevo fare quello che fa lui alla sua età. All’epoca gareggiavo solo ‘fuori-strada’. Lo guardo con gli occhi spalancati”.

Mountain bike, ciclocross, strada e perché non pista? “Ci ho già corso in passato, ma non mi piace molto. È tutto molto frenetico e molto difficile, se non ti ci alleni in modo specifico.”

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