Israel-PremierTech, Chris Froome darà l’addio alle corse dopo il Tour de France?

Settimane importanti per Chris Froome. Il corridore britannico è attualmente in ritiro in altura per prepararsi al meglio ai prossimi grandi appuntamenti, che potrebbero anche essere gli ultimi della sua carriera. Focalizzato attualmente sul Giro del Delfinato, in programma dal 5 al 12 giugno, il portacolori della Israel – Premier Tech spera di riuscire a conquistarsi la convocazione per il Tour de France, attualmente ancora incerta visto l’inizio di stagione decisamente complicato che ha vissuto. Nel caso dovesse riuscirci, secondo quanto riporta Beppe Conti, “probabilmente annuncerà l’addio al ciclismo perché non riesce a ritrovarsi dopo il grave incidente”. Una decisione che andrebbe così ad anticipare quanto previsto sulla carta visto che il classe 1985 ha un contratto in vigore con la formazione israeliana anche per il prossimo anno.

Dal terribile infortunio al Giro del Delfinato 2019, ormai dunque tre anni fa, il keniano bianco non si è più ripreso, correndo due GT quasi anonimi, spesso in grande sofferenza. Se nel periodo 2011-2018 aveva partecipato a 15 Grand Tour vincendone sette e salendo per dodici volte sul podio (peggior risultato un quarto posto, oltre ai due ritiri), da allora sono arrivate due partecipazioni in cui ha concluso 98° e 133°, con un 57° posto come miglior risultato di tappa. Non molto meglio nelle altre corse, nelle quali le conseguenze di quella violenta caduta e altri problemi di salute hanno continuato a pesare. Migliori risultato parziale da allora è così da considerarsi il 22° posto nella quarta tappa dell’UAE Tour, mentre in una classifica generale è il 23° del Giro di Slovacchia. Malgrado la grande dedizione ed impegno, purtroppo rare le volte in cui lo si è visto all’altezza del suo nome.

Un percorso che mentalmente, forse ancor più che fisicamente, non è stato certamente semplice da affrontare. Per quanto dunque questa anticipazione sia ancora ampiamente nel campo delle indiscrezioni e dei rumor, appare tuttavia realistico che dopo tanto lottare, per il 37enne di Nairobi possa essere giunto il momento di arrendersi, se la condizione non dovesse effettivamente più consentirgli di coronare il suo sogno, o quantomeno di poter lottare per riuscirci. Assieme ai ritiri già annunciati di Philippe Gilbert, Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali, che tuttavia potrebbe prolungare di qualche mese nel 2023, sarebbe chiaramente un altro segno della fine di un’epoca visto che a ritirarsi sarebbe il corridore da GT più vincente in attività.

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