CicloMercato 2022, Riccardo Minali si ritira e approda alla Alè: “Andrò a rappresentare uno dei marchi leader al mondo per l’abbigliamento ciclistico”

Riccardo Minali non sarà più un ciclista professionista, ma farà ancora parte del mondo del ciclismo. Il veronese, infatti, dopo essere approdato molto giovane nel WorldTour correndo due anni con la Astana ha sempre faticato a trovare un contratto: prima ha corso due anni tra le Professional con Israel Cycling Accademy e NIPPO DELKO One Provence, per poi tornare l’anno scorso nella massima categoria con la maglia della Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux. Se quest’ultimo contratto era arrivato in extremis, quest’anno il classe 1995 non è riuscito a trovare una sistemazione, decidendo quindi di ritirarsi. La sua attività rimarrà comunque legata a questo sport, visto che è entrato a far parte dell’azienda Alè.

Il figlio d’arte si occuperà in particolare di aiutare il brand veronese nelle promozione sul territorio italiano e nella gestione dei rapporti con le molte squadre di cui l’azienda è attualmente partner. “Mi ritengo fortunato perché ci entro dalla porta principale – ha dichiarato il ventiseienne – andando a rappresentare  uno dei marchi leader al mondo per quanto riguarda la produzione di abbigliamento per il ciclismo […] Alessia Piccolo, che di Alé è l’AD, mi ha dato questa carta da giocare. Ho voglia di imparare ed ho l’esperienza del corridore, so cosa vuol dire e soprattutto quanto sia fondamentale vestirsi bene in bicicletta. Quello che farò sarà dare il massimo, inserirmi in fretta, e ripagare questa fiducia, che oggi mi stimola moltissimo”.

“La vestibilità di Alé è proverbiale – ha aggiunto – Fidatevi di uno che fino ad oggi sulla bici ci ha vissuto. Non conosco un corridore dei team WorldTour con i quali Alé collabora, che si sia mai lamentato del brand! E l’abbigliamento indossato dai pro è esattamente lo stesso che l’azienda propone agli amatori. I materiali sono a dir poco eccezionali: confezionati in Italia da mani espertissime e spesso abbinati a quelle grafiche originali che da sempre distinguono Alé dal gruppo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio