CicloMercato 2022, Peter Sagan potrebbe lasciare la Bora-hansgrohe: “Ci stiamo pensando”, ammette Ralph Denk

Il rinnovo di Peter Sagan con la Bora – hansgrohe appare tutt’altro che scontato. Anche se ad alcuni può apparire presto, il CicloMercato 2022 è già nelle sue fasi cruciali perché è in questo periodo che si firmano generalmente i rinnovi più importanti, quelli di quei corridori attorno ai quali sono costruite le squadre e possono muoversi i destini di molti, tanto in entrata quanto in uscita. È questo ovviamente il caso del tre volte iridato, che attualmente è tra i corridori più pagati in gruppo, ma che chiaramente inizia una fase della sua carriera ben diversa rispetto a quando ha firmato il suo attuale accordo. Uno stipendio di circa 5 milioni di euro che chiaramente potrebbero essere spesi in maniera diversa dalla formazione tedesca, perdendo magari in visibilità, ma non necessariamente in termini di risultati.

Un calcolo e un ragionamento che il team manager Ralph Denk non nasconde di fare in questo momento, con le trattative attualmente in corso con lo slovacco. “Ne stiamo parlando con Peter e il risultato è incerto – conferma al Kölner Stadtanzeiger – Penso che una decisione arriverà nel mese di aprile, non è una cosa semplice. Siamo tutti enormemente grati a Sagan di quello che ha fatto per noi e gli sponsor hanno ricevuto grande visibilità grazie a lui. Ma sta entrando nella fase calante della sua carriera ed è uno dei corridori più pagati in gruppo. Dobbiamo quindi soppesare bene la corsa: vogliamo ancora permettercelo oppure è meglio investire questi soldi nei giovani?”

Ovviamente, viste le polemiche nate in queste settimane riguardo l’intenzione di puntare a molti corridori della Deceuninck – QuickStep, Denk non nasconde che sarebbe interessato ad alcuni dei talenti della formazione belga. “Ma Lefevere ha una opzione su Remco Evenepoel e altri tre corridori, tra i quali Julian Alaphilippe – aggiunge il dirigente tedesco – Patrick mi ha fatto capire che potrebbe darmi le sue opzioni se non fosse in grado di salvare la squadra, ma sono convinto che abbia trovato altri sponsor”.

Le mire potrebbero dunque andare altrove, anche se al momento i grandissimi nomi del gruppo non sembrano opzioni percorribili per la sua squadra: “Penso ci siano cinque corridori faro in gruppo, ovvero Tadej Pogacar, Wout Van Aert, Mathieu Van Der Poel, Julian Alaphilippe ed Egan Bernal. Sarei un pessimo team manager se non volessi una di queste star i squadra, ma chiaramente deve esserci la possibilità. Al momento non vedo nessuno di questi arrivare da noi nel futuro prossimo, perché hanno dei contratti in essere o perché non corrispondono alla filosofia del team”.

In ogni caso, non appare di attualità una diminuzione dei fondi per il team nel caso non dovesse essere confermato lo storico capitano, colui che ha permesso da una squadra che appena pochi anni prima era una formazione continental di issarsi tra le grandi del circuito WorldTour. “Se Peter non dovesse restare, avrei molti soldi a disposizione – aggiunge Denk – I miei sponsor si fidano del fatto che posso costruire la miglior squadra possibile con i soldi che danno”.

Non esclusa peraltro anche la possibilità di continuare a puntare sull’esplosione dei giovani prospetti tedeschi come Lennard Kamna e Maximilian Schachmann, in forte crescita nelle ultime due stagioni. “Magari potremmo riuscire a creare la nostra star e sarebbe una storia ancora più bella – sottolinea – Forse loro potrebbero essere candidati a questi ruolo. Hanno già mostrato di poter ottenere prestazioni eccezionali e hanno ancora un grandissimo potenziale”.

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