È esploso all’improvviso il caso Mark Cavendish. Secondo le ultime voci, l’esperto corridore britannico non sarà selezionato dalla Federazione Britannica per il quartetto dell’inseguimento a squadre di Tokyo 2020. Ammesso e non concesso che i Giochi Olimpici si svolgano entro quest’anno, si è subito schierato in sua difesa Bradley Wiggins, figura più che influlente del ciclismo d’oltremanica, nel corso del suo podcast per Eurosport, The Bradley Wiggins Show. “È abbastanza inc****to – ha esordito – Si sente come se avesse qualcosa da dimostrare, che non è una selezione naturale come me, in cui avrebbero distorto determinati parametri o regole per includermi, ha sempre pensato di non aver mai avuto quel vantaggio”.
Wiggins critica quindi apertamente la Federazione, asserendo che lo avrebbe incluso in ogni caso: “Ovviamente c’è Ed Clancy nella squadra per l’inseguimento a squadre, ma avere vicino uno come Cavendish, penso che sarebbe stato prezioso per tutta la squadra“.
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