Doping Tecnologico, Gaimon: “Chi leggerà il libro capirà che quello che ho detto è molto lontano dall’essere una accusa”

Philip Gaimon non ci sta ed ha voluto chiarire il polverone che si è alzato dopo la pubblicazione del suo libro. In Draft Animals l’ex corridore americano ha sollevato dei dubbi sulla presenza di un motore nella bicicletta di Cancellara, attirando l’attenzione da parte dell’UCI. Nella giornata di ieri è arrivata poi la risposta dello stesso Cancellara attraverso i suoi avvocati, chiedendo che il libro non fosse più venduto. Dopo questa richiesta però Gaimon ha deciso di precisare alcune cose, spiegando come non intendeva accusare il corridore svizzero: “In Draft Animals ho riportato un rumor che è ben documentato da diversi anni e l’ho presentato come tale. Si tratta solo della mia opinione e chiunque abbia aperto il libro saprebbe che quello che ho scritto è lontano da una accusa. Non vedo quindi perché dovrebbe essere tolto dalla libreria il mio libro, se non attraverso le vendite. Ironia della sorte quella parte del libro si è trasformata in clickbait”.

“Non mi aspettavo che questo particolare venisse estrapolato dal contesto – aggiunge Gaimon – Mi dispiace per chiunque abbia perso del tempo dietro a ciò. Quello che voglio raccontare nel libro è diverso. Voglio parlare di cosa significhi inseguire un sogno che purtroppo ha un finale amaro. Sono solo le mie opinioni e non possono piacere sempre a tutti. Capisco che possano far arrabbiare qualcuno, ma mi auguro che coloro che leggeranno il libro non si fermino a giudicare quanto twittato da qualcuno”.

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