Il ciclismo si impegna direttamente nella lotta al coronavirus. La ciclista della Bigla-Katusha Elise Chabbey, infatti, ha deciso di scendere in campo in prima persona negli ospedali svizzeri, sfruttando la laurea in medicina recentemente conseguita. Non solo la cancellazione delle corse, ma soprattutto un forte senso del dovere è stato il principale motivi che ha portato l’atleta elvetica a scegliere di aiutare l’ospedale di Ginevra, sotto organico per fronteggiare una pandemia che in Svizzera conta già migliaia di casi. La ventiseienne, però, si sta comunque continuando ad allenare in vista della ripresa della stagione, al momento senza data certa, andando in bici dopo aver concluso il proprio turno in ospedale.
“Non fare nulla non è nella mia natura – ha spiegato la ragazza a Cyclingnews – Quello che sta accadendo non ha precedenti e, vista la gravità della situazione, ho sentito il dovere di fare qualcosa. Questa settimana ho avuto nove pazienti, e prevediamo che ce ne saranno molti di più nei prossimi giorni. Quando questa crisi sarà superata, saprò di aver fatto la mia parte e sperò che ne sarò di orgogliosa. Credo che quello che sto facendo possa anche aiutarmi mentalmente. Quando le gare ricominceranno, sarò pronta e più che motivata a riunirmi in strada con le mie compagne”.
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