Coronavirus, anche il Movimento per un Ciclismo Credibile ribadisce: “Non bisogna uscire per allenarsi”

Con il passare dei giorni l’emergenza Coronavirus ha scosso tutto il mondo, ciclistico e non. Sono stati cancellati praticamente due mesi interi di attività professionistica in ogni regione del pianeta e al momento l’interesse di tutti quanti è il superamento dell’epidemia che in questi giorni sta colpendo particolarmente l’Italia. Al centro di un dibattito c’è anche la possibilità o meno di allenarsi in sella alla bicicletta in queste settimane e da più parti sono arrivati inviti e raccomandazioni che spingono i vari praticanti a evitare di uscire in strada. A questo coro si aggiunge anche il medico del Movimento per un Ciclismo Credibile (MPCC), Pierre Lebreton.

Il dottore francese è anche medico nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Le Havre, nel nord del paese: “Qui non abbiamo i numeri che l’epidemia sta facendo riscontrare in altre zone – racconta Lebreton a DirectVelo –  Ma ci aspettiamo un aumento e ci stiamo preparando per il flusso di pazienti. Agiamo in tal senso, quindi, ma non so con cosa avremo a che fare. Ma è importante che tutti sappiano che il modo migliore per arginare l’epidemia è il contenimento e che siano consapevoli della mancata esecuzione di questo”.

Lebreton, che è anche amatore, risponde quindi alla domanda che continua a rimbalzare qua e là: “Se alcune persone si chiedono ancora se possono uscire per allenarsi, la risposta è NO. Non uscire in bici da un lato consente di evitare il contagio e dall’altro di evitare il minimo incidente che potrebbe sovraccaricare gli ospedali. Allenarsi in strada al momento è totalmente illogico, anche se è dieci chilometri intorno a casa o su strade di campagna”.

La soluzione è ovviamente quella di utilizzare i rulli, magari uniti alle varie applicazioni tecnologiche sempre più diffuse: “Mi rendo che sia una situazione dura, soprattutto per i giovani corridori fra i 19 e i 25 anni. Ma dobbiamo renderci conto che è solo sport”, le parole del nuovo medico di MPCC, che ha debuttato nel ruolo proprio all’ultima Parigi-Nizza.

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