Vuelta a España 2026, possibile conflitto a Madrid con il GP di F1: è arrivata l’ora delle Canarie?

Nasce un possibile conflitto a Madrid per la Vuelta a España 2026. In quello che potrebbe essere il fine settimana conclusivo del GT spagnolo, che ormai tradizionalmente si conclude la seconda domenica di settembre, è stato infatti annunciato ufficialmente si svolgerà il Gran Premio di Formula Uno, proprio nella capitale iberica, con un circuito cittadino, ribattezzato Madring, che appare molto difficilmente compatibile anche con l’arrivo della corsa ciclistica. Anche se il calendario ufficiale UCI per la prossima stagione, molto atteso visto che il presidente David Lappartient aveva parlato di cambiamenti importanti, non è stato ancora annunciato, questa possibile contemporaneità sembra dare maggiore credito ai rumor che vogliono il gran finale della prossima edizione alle Canarie.
Il circuito “Madring”, lungo 5,47 km e situato intorno al centro espositivo IFEMA, è stato progettato per essere un tracciato ibrido, con 20 curve e una capacità di accogliere fino a 140.000 spettatori al giorno. La data fissata per il GP, 11-13 settembre 2026, segna la chiusura del tour europeo della F1, con un evento che promette di generare un impatto economico di circa 450 milioni di euro per la città. La Formula 1 punta dunque su Madrid per offrire uno spettacolo nuovo, con iniziative per i tifosi nel centro città, rendendo così ancor più complesso immaginare la coesistenza dei due eventi
Entrambi gli eventi tuttavia richiedono ovviamente la chiusura di ampie zone della città. La Vuelta utilizza solitamente le strade centrali per il suo circuito, mentre il GP di F1 bloccherà l’area intorno a IFEMA, vicino all’aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas. La gestione del traffico, già complessa in una metropoli come Madrid, potrebbe diventare caotica, con ripercussioni su residenti e turisti, creando possibilmente anche problemi di sicurezza con un enorme impiego di forze dell’ordine che potrebbe comunque rivelarsi non sufficiente.
Le indiscrezioni su un possibile finale della Vuelta 2026 alle Isole Canarie finiscono così per guadagnare terreno, alimentate dalla necessità di evitare il conflitto logistico con il GP di F1. Da settimane si parla di questa ipotesi, che gli organizzatori hanno definito una sfida logistica non indifferente, smentendo così che un accordo sia stato già raggiunto, ribadendo comunque che si tratta di un progetto a cui tengono molto. Tuttavia, uno spostamento della tappa finale così lontano dalla penisola iberica sarebbe una svolta epocale, che a molti sembra non piacere. Tuttavia, facendo di necessità virtù, il 2026 potrebbe in tal senso essere una buona occasione. Parola dunque ora a UCI e Unipublic…
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