Volta a Catalunya 2018, la prima di Schachmann: “Ricorderò per sempre questo giorno”

Sembrano non esaurirsi mai le risorse della Quick-Step Floors. Anche in questa Volta a Catalunya 2018, di certo non obiettivo primario della squadra belga, è riuscita a portarsi a casa già due tappe con due “seconde linee”, che evidentemente non lo sono poi più tanto. Dopo Hodeg, ieri è toccato al tedesco Maximilian Schachmann. Il 24enne corridore è tornato a correre soltanto questo febbraio, dopo essersi procurato una frattura al calcagno lo scorso agosto al Giro di Polonia, e sembra avere già ritrovato un ottimo colpo di pedale.

“Sulla carta, sembrava poter essere una tappa per i velocisti – ha spiegato dopo la premiazione – ma alla fine si è rivelata dura. È stata più breve del previsto, ma il meteo l’ha resa molto complicata. Nonostante ciò sono andato in fuga e. nonostante la difficoltà, io e Rubio abbiamo lavorato duro e dato tutto verso Torrefarrera. Quando il gruppo ha iniziato l’inseguimento, il nostro vantaggio è sceso e, a 20 chilometri dall’arrivo, è sceso sotto i due minuti ma abbiamo continuato a spingere al massimo”.

Per lui si tratta della prima vittoria da professionista, al secondo anno in maglia Quick-Step: “Sono felicissimo, non ci si crede! Mi sento bene da un po’, ma essere riuscito a cogliere la mia prima vittoria è fantastico. Ricorderò per sempre questo giorno – prosegue – Stavo bene fin dal mattino e già dal giorno precedente. Ci avevo provato diverse volte, ma non aveva funzionato. Oggi (ieri, n.d.r.) è stato diverso e ha funzionato alla perfezione“.

Schachmann dedica poi la vittoria allo sfortunato compagno, Peter Vakoc, fermo a causa dei postumi dell’investimento dei mesi scorsi: “L’anno scorso è toccato a me, ma oggi ho dimostrato che è possibile tornare più forti, e se posso farlo può farlo anche lui!” è stato il suo augurio.

Questa vittoria arriva come risultato di un grande spirito di squadra, che dà fiducia, la fiducia che stiamo trasformando in molte vittoria. Quindi ringrazio molto la mia squadra per credere in me e darmi l’ambiente e le opportunità per crescere come corridore”.

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