Visma|Lease a Bike, per Richard Plugge la positività di Michel Hessmann potrebbe essere dovuta a contaminazione

Richard Plugge ribadisce la sua posizione sul caso di Michel Hessman. Il team manager della formazione olandese vuole attendere che l’intera procedura sia finita prima di esprimersi completamente, ma ammette che la positività del corridore tedesco possa essere dovuta a una contaminazione, pur senza entrare nel merito della possibile fonte. A metà agosto, il team aveva chiarito in un breve comunicato su X che al ciclista tedesco era stata riscontrata nelle urine una sostanza vietata durante un controllo fuori gara il 14 giugno 2023. Il prodotto rilevato era un farmaco diuretico, sostanza alla quale venerdì 3 novembre, l’Autorità antidoping tedesca (NADA) ha confermato l’esito positivo anche nel corso delle controanalisi.

Il patron dei calabroni, che negli ultimi tempi è stato più volte interpellato sull’argomento, preferisce non sbilanciarsi: “Ci vuole molto tempo. Conosciamo i risultati del campione A e del campione B, che erano positivi. Ora tocca alla NADA. Credo che spetti a loro dire per primi se ci sarà una sospensione o meno. Stiamo ancora aspettando. Per il corridore stesso, a livello personale, è ovviamente molto frustrante che ci voglia così tanto tempo. Ma sì, dobbiamo aspettare queste procedure”.

In Germania il doping è un reato penale e quindi anche la procura tedesca si sta occupando del caso. e anche la ricerca della possibile causa del test positivo potrebbe allungare i tempi, sostiene Plugge: “Sembra che ci sia stata una contaminazione. Anche questo potrebbe richiedere del tempo, perché a quel punto Hessmann dovrà difendersi. Ho letto qualcosa su una ciclista belga (Shari Bossuyt), potrebbe volerci molto tempo prima che ci sia un verdetto finale. Da un lato lo capisco perché bisogna stare molto attenti e scrupolosi in quello che si fa, ma è frustrante e difficile da affrontare quando si è un giovane corridore che vuole gareggiare”.

Il team manager ribadisce di non sapere se la contaminazione venga da un integratore usato dal team o da qualche altro prodotto comunque legale: “Sembra che si tratti di una contaminazione, ma non ne ho la certezza. Dobbiamo aspettare i risultati ufficiali della NADA”.

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