David Lappartient sarà confermato presidente UCI sino al 2029. Una previsione piuttosto semplice visto che l’attuale numero uno dell’Unione Ciclistica Internazionale è l’unico candidato alla sua successione. Scaduti il 25 giugno i termini per le candidature, appare dunque lapalissiano che il dirigente francese, fallito l’assalto al CIO con soli quattro voti in suo favore, farà un terzo mandato in quel di Aigle (non sono peraltro ovviamente previste votazioni, ma solo la ratificazione del mandato). Già presidente della Federciclismo francese dal 2009 al 2017, a seguire lo è stato dell’Unione Ciclistica Europea per otto anni, diventando membro del comitato CIO dal 2022, è anche attualmente presidente del Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese.
In programma il 25 settembre prossimo in Rwanda, a margine dei Mondiali di Kigali 2025, le prossime elezioni permetteranno inoltre di comporre il Comitato Direttivo dell’UCI per i prossimi quattro anni, che si comporrà dei cinque presidente delle federazioni continentali, del presidente della commissione atleti. Tra i 20 candidati al Comitato troviamo cinque donne e fra queste l’unica italiana (anche se ovviamente ci sarà Enrico Della Casa in qualità di presidente UEC), ovvero Serna Danesi. Altre figure conosciute sono quelle dello sceicco del Bahrein Khalid bin Hamad Al Khalifa, dell’ex presidente UEC Rocco Cattaneo, di Agata Lang-Lelangue (figlia del direttore del Giro di Polonia e moglie del dirigente belga John Lelangue), della biker Kateřina Nash, nonché de presidenti delle federazioni belga Tom Van Damme, francese Michel Callot e spagnola José Vicioso Soto, solo per citarne alcuni.