Matxin Joxean Fernández si gode una situazione ideale all’inizio della terza e ultima settimana del Tour de France 2025. La “sua” UAE Team Emirates XRG comanda la classifica generale con un Tadej Pogačar che finora non ha mostrato alcun segno di debolezza e sembra aver assorbito senza problemi anche la caduta avvenuta nel finale della tappa numero 11. Al netto del forzato ritiro di João Almeida, gli altri corridori rimasti a disposizione dello sloveno hanno svolto alla grande i loro compiti, risultando vittoriosi, finora nel confronto a distanza con i rivali della Visma|Lease a Bike.
Confronto che negli ultimi giorni è stato molto acceso anche sul piano verbale, in più di un’occasione: “Tadej Pogačar è un ragazzo maturo – le parole di Matxin in un’intervista concessa a Marca – Lui dice quello che pensa senza cercare di essere politicamente corretto. Ha una opinione molto chiara delle cose e, anche se a volte può sorprendere, è sempre molto rispettoso con la stampa. Ha un suo modo di fare e non ha bisogno di consigli”.
Lo sloveno in Maglia Gialla si è trovato spesso accanto un corridore arrivato durante lo scorso inverno in casa UAE, Jhonatan Narváez: “Sorpresi? Proprio no. Nessuno dovrebbe essere sorpreso da Narváez, perché sappiamo che sugli sforzi da 5 minuti di durata è uno dei migliori al mondo. Con noi ha saputo adattarsi a essere anche altro, oltre che a far conto su quella capacità, che comunque lo vede vicino a corridori come Tadej Pogačar o come Mathieu van der Poel. I suoi ‘5 minuti’ sono stati fondamentali ad Hautacam, al Mûr de Bretagne e a Rouen. Lui sapeva che veniva da noi soprattutto per quel tipo di azioni e questo è stato reso chiaro fin da subito. Jhonatan poi ha saputo rendersi utile anche su distanze più lunghe e su sforzi di durata maggiore”.
Matxin parla del confronto fra le due “corazzate” del gruppo al Tour de France, la UAE appunto e la Visma|Lease a Bike: “Non eravamo tanto peggio di loro nelle prime tappe e adesso non siamo tanto meglio, si tratta solo di circostanze di corsa – il pensiero del tecnico spagnolo in un’ulteriore intervista a Marca – Sapevamo che al Tour avremmo portato una squadra eccezionale. Poi, all’inizio Pavel Sivakov non stava bene e João Almeida ha dovuto ritirarsi. Se succedono cose simili, sono casi e non significa che la squadra sia debole. Come sta Almeida? Sta bene. Non è stata una frattura complicata e confermiamo che sarà al via della Vuelta a España 2025“.
Il tecnico della UAE Emirates XRG aveva parlato anche della situazione di Juan Ayuso, anche se in precedenza rispetto alle notizie filtrate proprio in queste ore sul futuro del corridore spagnolo: “Il suo calendario è pianificato, insieme a lui, dallo scorso dicembre – il commento di Matxin – San Sebastián, Giro di Polonia, le due gare WorldTour in Canada, il Mondiale e l’Europeo, prima di chiudere in Cina (quindi no alla Vuelta – ndr). Lui è un capitano, ha talento, motore e ambizioni. Però, quando c’è anche Pogačar in gara, bisogna essere chiari: lui è un gradino sopra gli altri. Se c’è Tadej, l’idea di base è chiara. Ma cerchiamo anche corse in cui Ayuso possa vincere e crescere. Non è detto che non possano condividere le gare. Però, bisogna parlare chiaro fin dal principio”.