Trek-Segafredo, Vincenzo Nibali pensa ad un anno in più: “Fatto qualche errore, ma a 36 anni non sono da buttare”

Vincenzo Nibali non ci sta a passare per un corridore finito. Alla vigilia del suo 36° compleanno il capitano della Trek – Segafredo ammette una annata non all’altezza delle aspettative, complice anche qualche errore da parte sua e dello staff, ma si sente ancora capace di ottenere risultati importanti, tanto che starebbe anche valutando di prolungare la sua carriera sportiva di un ulteriore stagione, come anticipato da Beppe Conti nell’ultima puntata di RadioCorsa. Se il suo attuale contratto con la formazione statunitense ha validità biennale, con scadenza alla fine del 2021, il nuovo accordo lo porterebbe così a restare in gruppo anche per tutto il 2022.

Al momento impegnato nella pausa invernale, che gli permette di rilassarsi finalmente in famiglia dopo un lungo periodo di assenza sostanzialmente durato da agosto a fine ottobre, il siciliano non pensa ancora concretamente alla prossima stagione, ma conosce il proprio valore e sente di avere ancora la possibilità di raggiungere obiettivi importanti. “Ai leoni da tastiera che mi bocciano dico che a 36 anni non sono da buttar via – spiega alla Gazzetta dello Sport – In questo 2020 qualche sbaglio lo abbiamo fatto. Però una annata storta può capitare”.

Soprattutto se si pensa a tutte le attenuanti del caso in un anno davvero singolare e decisamente inatteso per tutti noi. L’impossibilità di prepararsi al meglio, con una stagione e la quotidianità stravolta dal coronavirus è sembrata favorire i giovani, il cui corpo ha reagito meglio ai cambiamenti necessari nella preparazione. Non un caso che alcuni dei grandi nomi del panorama internazionale, soprattutto quelli che ormai entrati nella soglia degli “enta” come lui, abbiano fatto fatica, senza mai realmente riuscire a trovare quel cambio di ritmo ricercato.

Lo Squalo dello Stretto è stato l’esempio lampante di questa condizione, vicino ai migliori, ma un gradino sotto, non all’altezza del suo palmarès e delle sue aspettative. Un livello al quale non siamo abituati a vederlo, tanto che per la prima volta dopo sei partecipazioni consecutive non è riuscito a salire sul podio del Giro d’Italia, con la Corsa Rosa che rappresentava il suo grande obiettivo e al quale era arrivato in un crescendo che non si è mai concretizzato. Il ricambio generazionale sta arrivando, su questo non ci sono dubbi e fa parte della natura delle cose.

Vincenzo Nibali lo sa bene, ma sente di poter dire ancora la sua ad alti livelli, inseguendo quegli obiettivi che sinora gli sono mancati, ma senza per questo sacrificare i grandi giri. Anche se chiaramente, per fare un programma e un calendario dettagliato dell’anno che verrà aspetta di vedere i percorsi della corse, soprattutto del Giro d’Italia che sarà svelato solamente a gennaio.

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