Tirreno-Adriatico 2024, Juan Ayuso felice e concentrato: “Contento di aver vinto ma l’obiettivo qui è la generale”

Juan Ayuso punta con decisione alla conquista della classifica generale della Tirreno – Adriatico 2024. Vincitore della cronometro di apertura della breve corsa a tappe italiana, il giovanissimo fenomeno spagnolo può ora vantare un bottino di ben 22 secondi di margine sul grande favorito della generale Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike). Malgrado il futuristico casco proposto per la prima volta, lo scalatore danese ha infatti chiuso la prova contro il tempo di Lido di Camaiore solamente in nona posizione, ma rimane comunque il più quotato per la vittoria finale.

Il classe 2002 in questa prima tappa è riuscito a superare di un solo secondo uno sconsolato Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) spingendo forte nei rettilinei, oltre che  prendendosi dei rischi nella tante curve a gomito presenti lungo i 10 chilometri di percorso. ”Credo di aver fatto una buona crono, ho guidato abbastanza bene e mi sono saputo gestire molto bene – sottolinea lo spagnolo nel dopo tappa ai nostri microfoni – Sapevo che la differenza si poteva fare più dall’intermedio all’arrivo che nella prima parte. Quando sono arrivato all’intermedio già con un buon tempo e senza essermi spremuto al massimo, ho capito che potevo fare una ottima crono. Poi dall’intermedio in poi ho dato tutto, perché era il tratto dove si prendeva vento in faccia e la media poteva abbassarsi. Sono molto contento di aver vinto”.

Il suo grande rivale per la classifica generale, Jonas Vingegaard, ha scelto di partire tra i primi, il giovane spagnolo ha invece optato di prendere il via a metà, mentre Ganna è stato tra gli ultimi a partire. Una scelta azzeccata, quella di Ayuso, che può aver influito nelle sorti della tappa. ”Ieri abbiamo studiato la situazione e abbiamo deciso che il miglior orario per partire era proprio quando poi ho preso il via io, non tra i primi ma nemmeno tra gli ultimi. Mi è stato detto che gli ultimi hanno trovato più vento in faccia rispetto a quanto ho avuto io, per questo io e la squadra abbiamo preso questa decisione. Però poco prima della mia partenza aveva iniziato a piovigginare e la strada era un pochino più bagnata rispetto al finale. Quindi quello che ho guadagnato da un lato l’ho perso dall’altro. In generale credo che abbiamo fatto una scelta saggia e quando vinci per un solo secondo sono anche i piccoli particolari che fanno la differenza”.

Il 21enne della UAE-Emirates ha iniziato la stagione in Spagna, ma la cancellazione di quattro delle cinque tappe della Vuelta a Andalucia lo ha costretto ad un cambio di programma. Prima di arrivare in Italia Ayuso ha infatti preso parte a tre corse di un giorno in Francia, vincendo la Faun-Ardèche Classic, per poi cimentarsi sugli sterrati della Strade Bianche al servizio di sua maestà Pogacar. ”Se avessi corso tutti e cinque i giorni in Andalusia sarebbe stato sufficiente fare solamente la Strade Bianche prima della Tirreno-Adriatico – ha confessato ai nostri microfoni – Ma dopo quanto è successo abbiamo deciso di cambiare ed è stata una buona cosa per arrivare qui non so se al 100%, perché siamo solo a Marzo, ma a un buon livello”.

Ayuso è un corridore giovane ma già molto ambizioso e ora che indossa la maglia azzurra di leader della classifica generale vuole provare a portarsi a casa il gradino più alto del podio finale, nonostante avversari di altissimo livello. ”Sì, certo, l’obiettivo principale qui è la classifica generale. Quindi è meglio stare 22 secondi davanti che dietro. Però contro un doppio vincitore di Tour de France, uno dei migliori corridori al mondo, non sarei tranquillo nemmeno con 3 minuti di vantaggio. Vedremo giorno per giorno e speriamo che la cosa funzioni”.

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