Strade Bianche 2019, Van Aert: “Alla fine ero al limite, sono felice di tornare sul podio”

Per il secondo anno Wout van Aert si deve accontentare del terzo posto finale alle Strade Bianche. Il neerlandese è stato ancora una volta grande protagonista della corsa senese, entrando nell’azione decisiva che ha portato il triello con cui si è decisa la competizione. Il capitano della Jumbo-Visma è però risultato battuto dal confronto con Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step) e Jakob Fugslang (Astana), che prima lo hanno staccato e poi, dopo il suo rientro, battuto nella sfida dell’ultimo chilometro. Un podio comunque positivo per il ciclocrossista, che conferma i suoi miglioramenti su strada e si propone come possibile protagonista per la stagione delle classiche.

Il classe ’94 al termine della gara ha dichiarato stremato: “Ho corso davvero fino al limite negli ultimi chilometri. Era veramente proibitiva la corsa oggi, sono contento di essere sopravvissuto e di aver ottenuto un altro piazzamento sul podio. Il terzo posto era il migliore possibile oggi. Sul penultimo settore di sterrato il ritmo era un po’ troppo alto per me e ho dovuto continuare con il mio ritmo. Da lì è stata una lunga agonia fino alla fine, ma ho continuato a spingere. Sono stato in grado di rientrare all’imbocco della salita finale, ma avevo già speso troppo per provare ancora un’azione. Sono davvero contento di questo terzo posto, le sensazioni sono buone e danno sicurezza per le classiche in arrivo. Le Strade Bianche sono una grande gara, per vincere qui deve andare tutto liscio. È anche una corsa in cui vengono premiati gli attaccanti, e io ho deciso di attaccare”.

Van Aert ha poi proseguito confessando il proprio amore per le Strade Bianche: “Amo le classiche, le ho scoperte un po’ l’anno scorso e riesco ad andare bene, voglio continuare a fare bene. Non sono tutte le stesse, ma è sempre difficile fare bene. La mia condizione mi permette di essere pronto per le classiche future. È la seconda volta che corro qui alle Strade Bianche, spero in futuro di poter vincere. È una corsa magnifica, una delle poche in cui non devi rimanere a ruota fino a due chilometri dall’arrivo ma puoi attaccare. La amo, ci voglio tornare sicuramente”.

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