Soudal-QuickStep, Julian Alaphilippe: “Anche se so di non essere tagliato per farla, mi piacerebbe correre la Roubaix”

Julian Alaphilippe spera un giorno di partecipare alla Parigi-Roubaix. Unica classica Monumento francese, l’Inferno del Nord è, per le caratteristiche che la rendono unica nel panorama del ciclismo, tra le corse più dure e più affascinanti del calendario, amata ma spesso anche odiata dai corridori. Un sentimento di amore-odio che sembra coinvolgere anche l’ex campione del mondo, che nel corso del podcast ufficiale del team, The Wolfpack Howls, ha ammesso di non apprezzare particolarmente il pavé ma di essere comunque attratto dalla Roubaix, che punta a correre almeno una volta nel corso della sua carriera.

Il pavè è orribile – le parole di Alaphilippe – Va bene per camminare, ma non per andare in bicicletta. Non so perché amiamo così tanto queste corse. Ho la fortuna di preferire il Fiandre alla Roubaix. Ma a dicembre ho chiesto alla squadra se potevo farla. Mi piacerebbe correre la Parigi-Roubaix una volta nella mia carriera. So di contraddirmi con quello che ho appena detto. Penso di essere troppo leggero, che soffrirò, ma mi piacerebbe comunque farla. È la storia del ciclismo”.

“Sono con la squadra da più di 10 anni e non ho mai fatto la Roubaix – ha proseguito il 31enne – È come con il Giro, che scoprirò solo ora. Anche se so che non sono tagliato per fare la Parigi-Roubaix, sarei felicissimo di fare questa gara e di essere utile ai miei compagni di squadra“.

Tuttavia, per ora la corsa francese non è nel programma 2024 dell’ex iridato, che invece parteciperà al Fiandre: “Il Giro delle Fiandre è una delle gare più grandi e difficili dell’anno, con una grande storia alle spalle. Solo essere alla partenza ti fa sentire qualcosa di speciale. Puoi scrivere la storia o vivere un incubo di 6 ore. Lo adoro“.

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