Sky, Rowe pronto a tornare protagonista: “Ho ancora ambizioni nelle classiche”

Il 2019 sancisce un nuovo inizio per Luke Rowe. Il 28enne britannico del Team Sky è tornato alle gare nelle scorse settimane al Tour Down Under, raccogliendo poi un ottimo piazzamento alla Cadel Evans Road Race, dopo aver chiuso il 2018 anzitempo a causa della frattura dello scafoide in seguito alla caduta durante la prova in linea degli Europei di Glasgow 2018. Già nel 2017 era stato costretto a saltare tutto il finale di stagione a causa di un infortunio procuratosi lontano dalle corse, riuscendo poi a bruciare le tappe e a tornare alle corse in febbraio.

“Penso che come squadra ci stiamo muovendo molto bene ed è bello vederlo subito, stiamo continuando a correre insieme nel modo in cui facevamo l’anno scorso – racconta in un’intervista a SBS Cycling Central – L’anno scorso ho notato che mantenevo la stessa forma fino ai 200 chilomeri, ma oltre non avevo lo stesso fondo. Spero, con un ottimo inverno, il lavoro svolto qui (in Australia, n.d.r.), e quindi il ritorno in Europa, di superare questo scoglio e di riuscire ad avere ancora qualcosa nelle gambe”.

Il gallese rilancia quindi le proprie ambizioni per questa stagione: “Se qualcun altro starà meglio in quel giorno o se ci troveremo in una situazione in cui dovrò dare una mano, sarò il primo a farlo. Al di là di questo questo, ho ancora le mie ambizioni nelle classiche“. Proprio nelle Classiche, conferma che gli uomini di punta della squadra saranno lui, Stannard e Moscon: “Thomas e Kwiatkoski non parteciperanno ad alcuna classica, anche se rafforzerebbero solamente la squadra, ma hanno altri obiettivi”.

Negli ultimi quattro anni ha partecipato ai successi, prima di Froome e poi di Thomas, al Tour de France e spera di riprovarci anche quest’anno a fianco del gallese: “Spero che lo stesso accada di nuovo e che lui possa fare una bella corsa. Che sia lui o Froomey, non mi interessa finché uno di loro fa saltare il banco”.

Anche per Rowe, così come per gli altri, il pensiero di fondo è quello che la squadra, a fine anno, possa chiudere i battenti: “A meno che non troviamo un altro sponsor, questa squadra si arrenderà, ma sono sicuro che abbiamo ottime persone là fuori a cercare. Sono certo che verrà fuori qualcosa e che continueremo con un nuovo nome, il che sarebbe un sogno”. Nel caso non dovessero farcela, si guarderà attorno: “Per ora bisogna tenere la testa bassa, fare il meglio per se stessi e per i leader della squadra”.

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