Rigoberto Uran saluta il ciclismo con un grande evento a Medellín: “Voglio solo dire: grazie, bicicletta”
Si è chiusa ufficialmente ieri la carriera da corridore professionista di Rigoberto Uran. Alla presenza di circa 8000 tifosi e di alcuni ormai ex colleghi, tra cui Daniel Felipe Martinez, Sergio Higuita, Santiago Buitrago e Fernando Gaviria, oltre agli ex compagni di squadra Joaquim Rodriguez e Alejandro Valverde, il 37enne colombiano ha dato l’addio al ciclismo con un evento tenutosi in serata presso lo stadio Atanasio Girardot di Medellín. In mattinata si era invece svolto il Giro de Rigo, la granfondo creata dallo stesso Uran nel 2018, che ha un po’ rappresentato l’ultima corsa del classe 1987 dopo che ad agosto non aveva potuto completare la Vuelta a España a causa di una caduta.
“Questo è un momento molto speciale per qualsiasi ciclista – le parole di Uran, riportate da EFE – Non sono riuscito a farlo alla Vuelta a España, ma Dio sa come fare le cose. Oggi a Medellín, davanti a tutta la mia gente e ai partecipanti del Giro de Rigo, testimoni di ciò che accadrà, lascio il ciclismo professionistico. Voglio solo dire: grazie, bicicletta. Grazie a te ho potuto ottenere molto, ho potuto mantenere la mia famiglia, ho potuto lottare e ispirare un intero Paese“.
Il colombiano, capace in carriera di vincere tappe in tutti e tre i GT, di salire sul podio finale di Giro d’Italia e Tour de France e di conquistare un argento olimpico a Londra 2012, ha poi ricevuto dal sindaco di Medellín la Medalla Categoría Oro, il massimo riconoscimento conferito dalla città, che ha dato l’occasione a Uran di chiudere con una battuta, lui che è stato amato dai tifosi anche per la sua simpatia: “Ho perso l’oro a Londra, ma ho vinto l’oro a Medellín“.
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