Q36.5, rimpianti per la Milano-Sanremo di Tom Pidcock: “Ha fatto il Poggio più velocemente di Pogačar, Van der Poel e Ganna, ma ormai la corsa era andata”

Tom Pidcock andava a caccia di un risultato importante alla Milano-Sanremo 2025, ma alla fine l’inglese ha tagliato il traguardo di via Roma in 40esima posizione. Nel momento decisivo della Classicissima, il portacolori della Q36.5 si è trovato coinvolto nella caduta che ha di fatto sfilacciato il gruppo proprio all’imbocco della Cipressa e da quel punto in poi non è più riuscito a riportarsi lì dove la gara si stava decidendo. Nel tratto di discesa successivo si è riportato sul primo gruppo di inseguitori, rimasto però già lontano dalle ruote di Tadej Pogačar, Mathieu Van der Poel e Filippo Ganna. Lungo il Poggio, poi, Pidcock ha provato l’attacco, riuscendo a staccare gli altri, ma venendo poi ripreso negli ultimissimi chilometri e dovendo così rinunciare a quello che sarebbe stato comunque un buon piazzamento.

“Tom era proprio nel punto dove si è verificata la caduta a inizio Cipressa – la ricostruzione dell’allenatore di Pidcock, Kurt Bogaerts, rilasciata a Sporza – In quel momento ha perso almeno 25 secondi e da lì ha dovuto iniziare un lungo inseguimento. In cima, poi, ha mancato di poco il ricongiungimento con il primo gruppo inseguitore e per questo possiamo dire che Tom ha fatto la Cipressa molto velocemente”.

E così ha fatto, secondo i numeri di cui dispongono Bogaerts e la squadra svizzera, anche sul Poggio: “Ha attaccato dal gruppo inseguitore ed ha finito l’ascesa con un tempo migliore rispetto a quello fatto registrare dai tre davanti. Ma la corsa ormai era andata. Quando era negli ultimissimi chilometri, poi, è stato anche raggiunto dagli altri inseguitori. Il 40esimo posto è un modo abbastanza frustrante per chiudere questo blocco di gara, ma sappiamo che Tom ha già fatto un grande passo avanti, in termini di valori, in questa stagione. È tornato a casa, dopo ogni corsa, con sensazioni positive, Sanremo a parte”.

E ora? “Pidcock farà un periodo di allenamento di tre settimane ad Andorra – racconta Bogaerts – Lui peraltro vive lì, ma va comunque considerato un periodo in altura. Sarà una serie di allenamenti fondamentali in vista delle Classiche delle Ardenne e, magari, del Giro d’Italia. Se la squadra avrà la WildCard, Tom dovrà essere pronto, sia fisicamente che mentalmente. Se non l’avrà andrà alle Classiche del pavé? Al momento queste gare non sono in agenda, ma le cose possono sempre cambiare”.

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