Parigi-Roubaix 2025, l’uomo che ha lanciato la borraccia in faccia a Van der Poel si è presentato spontaneamente alla polizia belga (Aggiornato)

Non sono passate nemmeno 24 ore dall’accaduto, ma l’episodio del lancio di una borraccia, piena, in faccia a Mathieu van der Poel durante la Parigi-Roubaix 2025 sembra essere arrivato già a una soluzione, seppur parziale. Dopo che la Gendarmeria francese aveva dichiarato di essere pronta a procedere in seguito a eventuali denunce, l’autore del pericoloso, oltre che decisamente stupido, gesto si sarebbe presentato spontaneamente alla polizia in Belgio. Si tratterebbe quindi di un uomo, recatosi poi nella mattinata di lunedì 14 aprile presso la sede del corpo di polizia della zona di Mira, che comprende le cittadine di Anzegem, Avelgem, Spiere-Helkijn, Waregem e Zwevegem, nelle Fiandre Occidentali.
La notizia è stata diffusa da Het Nieuwsblad, che riporta anche la conferma ufficiale da parte di un portavoce della polizia belga. Al momento non si conoscono dettagli sulla sua identità. Il portavoce della polizia belga ha comunque fatto sapere che “l’uomo avrebbe espresso il suo rammarico per quanto accaduto”. Al momento peraltro non è chiaro se sarà giudicato in Francia, dove sono avvenuti i fatti, o in Belgio, dove presumibilmente è residente visto che è alla polizia locale che si è consegnato.
AGGIORNAMENTO: Emergono nuovi dettagli sull’uomo che ha lanciato la borraccia a Mathieu Van der Poel. Stando a quanto riporta il portale belga HLN, il colpevole è un ragazzo di 28 anni originario di Vichte, in Belgio, che faceva parte di un gruppo di tifosi organizzato, chiamato Matej Matjes, che da Gand aveva raggiunto Templeuve in pullman per supportare Matej Mohoric. “Non conosciamo questo ragazzo personalmente – spiega il presidente del fan club Rutger Goeminne intervistato proprio da HLN – Per la Parigi-Roubaix ogni anno organizziamo un pullman da Gand fino a uno dei settori di pavé. Partecipano al viaggio sia i nostri iscritti sia altre persone in modo tale da contenere i costi.
Secondo la ricostruzione, dopo un pomeriggio di festa in attesa del passaggio dei corridori, questo “tifoso” belga avrebbe deciso di lanciare la borraccia senza discutere con nessuno della sua idea, mettendo a rischio l’incolumità di Van der Poel. Dopo aver visto le immagini televisive, però, tutti i membri dei Matej Matjes si sono subito insospettiti, andando così a chiedere chiarimenti al presunto colpevole: “Lo abbiamo preso da parte, all’inizio ha negato tutto ma poi si vedeva che era colpevole – spiega Goeminne – Alla fine ha confessato, si è davvero vergognato”. A quel punto, spinto dai compagni di viaggio, il 28enne si è costituito alla polizia.
Resta ora da capire quali saranno le conseguenze per questo gesto: se al momento non è arrivata alcuna denuncia da parte della Alpecin-Deceuninck, l’associazione francese dei ciclisti professionisti ha già annunciato che sporgerà denuncia, esattamente come avvenuto lo scorso anno per il lancio del cappellino sempre ai danni di Van der Poel: “Speriamo che il sistema giudiziario francese faccia il suo corso in modo tale che la situazione non peggiori – commenta il presidente dell’UNCP Pascal Chartier – Questi comportamenti non sono accettabili a bordo strada durante le corse e devono essere duramente sanzionati, perché le conseguenze possono essere estremamente serie”.
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