È stata una Parigi-Roubaix 2019 dai due volti per Wout Van Aert. Il capitano della Jumbo-Visma era stato vittima di un problema meccanico all’interno della Foresta di Arenberg, vedendosi costretto ad una lunga rimonta in una fase delicata di gara. Questo però non gli ha precluso, una volta rientrato, di dare il là all’azione decisiva, che poi è arrivata al traguardo, con Philippe Gilbert (Deceuninck-Quick-Step) a braccia alzate. L’eclettico fuoriclasse belga, però, ha dovuto dire addio ai sogni di gloria a circa 20 chilometri dall’arrivo quando, poco prima del tratto di Camphin-en-Pévèle, ha perso contatto dagli altri attaccanti.
Alla fine è arrivato un 22° posto che, preso singolarmente, ha poco valore, ma la buona prestazione rimane: “Gli ultimi 20 chilometri sono stati un inferno. Ho dovuto cercare energie residue in profondità – spiega – Volevo difendere il sesto posto, ma ho perso tutte le mie forze d’un colpo. A quel punto avevo capito che la mia corsa. Avevo perso molte energie cercando di rientrare dopo il problema che avevo avuto. È un peccato, ma questo è il ciclismo. Ero determinato a dare tutto e mi sarebbe piaciuto fare un grande risultato per onorare la memoria di Michael Goolaerts. Tornerò per vincere questa gara”.
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