Operazione Aderlass, sequestrate 40 sacche di sangue – Le autorità chiedono la collaborazione degli atleti per pene più miti

Continua a tenere banco l’Operazione Aderlass. Le indagini avviate dalle autorità austriache per smascherare la rete di doping, che è partita dallo sci di fondo ma che si è già spostata anche sul ciclismo, con le ammissioni e sospensioni di Stefan Denifl e Georg Preidler, stanno portando a galla dettagli sempre più inquietanti. La situazione sembra ingigantirsi sempre più col passare delle ore, e se per ora gli arresti sono nove con cinque atleti, prossimamente potrebbero uscire nuovi nomi. In seguito all’arresto del dottor Mark Schimdt, in un garage di Erfurt, cittadina tedesca, sono state recuperate anche 40 sacche di sangue.

Per gli atleti coinvolti sembrano quindi esserci poche vie di uscita, visto che tramite l’esame del DNA possono essere riconosciuti, ma le autorità austriache fanno sapere che ci saranno pene più lievi per coloro che collaboreranno, al fine di smascherare l’intera ragnatela di illeciti. Molti di loro, infatti, rischiano il carcere, pertanto costituirsi e parlare potrebbe essere la soluzione migliore per evitare sanzioni molto gravi.

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