Milano-Sanremo 2025, Tadej Pogačar: “Attaccare sulla Cipressa? Tutto è possibile, ma se sia una buona idea non lo so”

Tadej Pogačar è sicuramente uno dei nomi più attesi al via della Milano-Sanremo 2025. Come a qualsiasi corsa alla quale partecipi, il fenomeno sloveno è uno dei favoriti principali per la giornata di domani, tuttavia la Classicissima si è fin qui rivelata la gara più ostica da vincere per lui vista la mancanza di una salita dura o lunga abbastanza per poter fare la differenza e i tanti corridori, alcuni dei quali molto veloci, che possono sopravvivere alle salite della Cipressa e del Poggio. Quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo lo scorso anno, il campione del mondo della UAE Team Emirates XRG spera questa volta di riuscire finalmente ad agguantare il gradino più alto del podio e conquistare così la quarta Monumento della sua già straordinaria carriera.

Il 26enne si è detto pronto alla sfida nonostante la scorsa settimana abbia dovuto recuperare dalla caduta avvenuta alla Strade Bianche: “Per alcuni giorni sono dovuto stare tranquillo per recuperare e non è stato semplice, ma ora sono qui, mi sono allenato bene e ho fatto buone ricognizioni – ha dichiarato Pogačar ai nostri inviati – L’atmosfera in squadra è buona, quindi non vedo l’ora di iniziare domani e siamo pronti per lottare per la vittoria“.

“Mi sono allenato alcune volte su queste strade, perché non sono molto lontane da dove vivo”, ha proseguito lo sloveno, che ha fatto anche un’uscita dietro-moto con Niccolò Bonifazio: “Sono stato lì negli ultimi giorni, semplicemente allenandomi, facendo alcuni allenamenti dietro-moto e testandomi su Cipressa e Poggio. È bello avere più allenamenti sul percorso, più sono e meglio è“.

Il campione del mondo ha preferito non sbilanciarsi sulla tattica da adottare per provare a vincere: “Una volta che avrò vinto questa corsa potrò dire di averla decifrata, ma fino ad allora cercherò di trovare la formula per vincerla. Non ci sono molte scelte o molte opportunità, ma molto dipende innanzitutto dalla gara, dalla situazione della squadra. Possiamo parlare di tattiche e dove si può provare o cosa si può fare, ma alla fine sono i piccoli dettagli che condizionano la gara. Non si può essere preparati per tutto. È possibile attaccare sulla Cipressa? Certo, tutto è possibile, ma se sia una buona idea non lo so“.

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